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La questione italiana. Il Nord e il Sud dal 1860 a oggi

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Titolo: <strong>La questione italiana. Il Nord e il Sud dal 1860 a oggi</strong></br></br>
Autore: <strong>Francesco Barbagallo</strong></br></br>
Editore: <strong>Laterza</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2013</strong></br></br>
EAN: <strong>9788858105573</strong></br></br>

<p>Dopo 150 anni di unità nazionale, da più versanti vengono messe in discussione sia la validità che la prospettiva del processo unitario. Già la fine del sistema politico italiano nato con la Repubblica ha prodotto, sul finire del Novecento, sentimenti e riflessioni che ponevano in dubbio la saldezza del vincolo nazionale in una crisi acuta delle istituzioni, della rappresentanza politica, delle relazioni sociali. In un panorama tempestoso, solcato da processi disgreganti, può essere utile allontanarsi per un momento dall'informazione in tempo reale e tornare a riflettere sui tempi e le forme che hanno caratterizzato la formazione e l'evoluzione dello Stato nazionale italiano. Per provare a capire meglio, se possibile, qualche vecchia ragione dei problemi attuali. Poi, visto che la contrapposizione Nord-Sud pare l'unico punto capace di saldare una discorde concordia nazionale, si può tornare anche su tale questione, che molti hanno dato per superata e risolta trent'anni fa. Ma non è così. La centralità del Mezzogiorno nella storia dell'Italia unita non è stata una invenzione dei meridionalisti, tanto meno dei meridionali. Non per caso, il Sud è stato al centro della politica nazionale per tutto il quindicennio del dopoguerra, che ha visto l'Italia emergere dalla disfatta nazionale e ascendere tra i paesi più sviluppati del mondo. Oggi il Mediterraneo non è più un mare di retorica, ma è di nuovo al centro dei traffici globali.</p>
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« Che esista una <strong>questione</strong> meridionale, nel significato economico e politico della parola, nessuno più mette in dubbio. C'è fra <strong>il nord e il sud</strong> della penisola una <br/>Caratteristiche. Tra il <strong>1860</strong> e il 1885 sono state registrate più di 10 milioni di partenze dall'Italia. Nell'arco di poco più di un secolo un numero quasi <br/>Il libro "Terroni" di Pino Aprile dovrebbe diventare un testo di scuola. Da 150 anni ci raccontano la barzelletta del <strong>Sud</strong> liberato dai Savoia per portarvi la libertà <br/>RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104). - È il nome tradizionale sotto il quale s'indica tanto la regione estrema orientale dell'Europa (o regione sarmatica <br/>di Matteo Di Gesù [Il testo che proponiamo è l’introduzione al volume L’invenzione della Sicilia, appena pubblicato da Carocci]. In apertura del suo Tutti a <br/>Nel centenario della nascita di Indro Montanelli, al grande giornalista e scrittore sono state attribuite le qualifiche più contraddittorie, compresa quella di <br/>INGHILTERRA (ingl. e ted. England  fr. Angleterre  sp. Inglaterra  denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"  in lat. Anglia  A <br/>Elenco degli autori presenti nella Bibliografia Ferroviaria <strong>Italiana</strong>. Lettera P<br/>SOLUZIONE FINALE PER L’ARMATA DEL <strong>SUD</strong> Toh! Il “romanziere medioevale” si fa “sentire”! Per forza deve cercare di avallare le ragioni dei suoi “5 morti di <br/>DALLA BAYARD AL FRECCIAROSSA. BREVE STORIA DELLE FERROVIE IN ITALIA . Indice. 1839 - 1905 Dagli inizi fino alla entrata in scena delle Ferrovie dello Stato
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Un’ ottima riflessione scaturita da un’ accorta documentazione su una questione centrale della storia d’ Italia: la questione Nord-Sud. A tal proposito nelle conclusioni si legge una frase che racchiude il succo del saggio :«la questione meridionale è nata con l’ Unità d’ Italia, sono gemelle, hanno entrambe compiuto 150 anni». Nel complesso dibattito politico italiano, la questione meridionale è finita ai margini come mai prima d’ ora, Barbagallo tenta di mostrare le diverse fasi e i diversi metodi dei tentativi di risoluzione del problema. Per concludere, ottima la premessa per una concordia nazionale che purtroppo si sta perdendo a scapito di facili semplificazioni storiche e separatismi diffusi.

Ancora un testo sulla «questione meridionale». Il libro di Barbagallo è un tentativo di reinserire il problematico Mezzogionrno nell’ambito della «questione intaliana». Ma forse manca una adeguata riflessione su rapporto che il paese ha con la globalizzazione. Nel libro la riflessione è solo sfiorata.

Ha il pregio di una certa imparzialità nel definire la questione meridionale: il riconiscimento dell’ arretratezza sociale pre-unitaria c’è tutto. La tesi di fondo è che tutte le volte che il Sud è stato al centro dell’agenda politica nazionale,ispirata da personalità politiche competenti e di grande spessore (Nitti, Menichella, Saraceno), il divario tra le due aree del paese si è ridotto. Ma traspare il modello di un Sud strutturalmente funzionale alle esigenze economiche del Nord (rimesse degli emigranti, manodopera a basso costo, mercato di sbocco, etc). E dagli anni ottanta la deriva italiana ha assunto nel Mezzogiorno il profilo di un’area le cui leve dell’econimia sono nelle mani distruttive di elite tipicamente «estrattive