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E’ notizia di questi giorni la procedura aperta dall’UE ai danni dell’Italia a causa dei benefici concessi alla chiesa cattolica (esenzione totale dall’ICI, dimezzamento IRAP e IRES), considerati da Bruxelles aiuti di stato. Il libro di Curzio Maltese chiarisce tutto. Contrariamente a quanto affermano alcuni detrattori di parte, «La questua» si basa sostanzialmente su dati ufficiali CEI. Tali informazioni sono esposte chiaramente senza manipolazioni e chiunque può verificarle. Alcune cifre sono soltanto stimate, sempre in modo prudente, a causa dell’opacità di molte istituzioni vaticane, non certo per negligenza dell’autore. Maltese dedica molte pagine all’opera meritoria di diverse organizzazioni della chiesa e di alcuni religiosi che hanno fatto della solidarietà lo scopo della propria vita gli stessi implacabili stroncatori, che basano il loro pre-giudizio sul titolo e la storia professionale di Maltese, se avessero letto il libro se ne sarebbero accorti. Gli scandali dello IOR, i finanziamenti alle scuole cattoliche (incostituzionali), gli inaccettabili privilegi economici a vantaggio esclusivo delle attività commerciali gestite da ecclesiastici, l’atteggiamento arrogante e predatorio delle gerarchie vaticane nei confronti dello Stato italiano, l’ipocrisia degli spot televisivi sull’8 per Mille (che finisce solo per il 5-7% in aiuti al terzo mondo): ecco alcuni dei temi trattati nel libro che fanno fastidio a tanti fanatici benpensanti. Il confronto con quello che succede in altri paesi europei a maggioranza cattolica, come la Spagna e la Germania, evidenzia l’abnorme peso del Vaticano sulla società italiana: un’autentica cappa di piombo che grava sulla nostra economia e frena la crescita economico-culturale del paese. Per questi motivi consiglio la lettura di “La questua” a coloro che non si accontentano della versione ufficiale dei telegiornali Rai e Mediaset. L’unico punto debole è il prezzo, a mio parere eccessivo per un volume di circa 170 pagine.
Un testo fondamentale che dovrebbe essere presente in tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado! L’ora di religione è da abolire definitivamente così come sono da abolire tutti i finanziamenti statali alle scuole private (quasi tutte cattoliche) e il punteggio di servizio attribuito ai docenti delle medesime, reclutati per partito o campanile che, maturati i punti, si spostano nelle graduatorie ad esaurimento e quindi nella scuola pubblica LAICA!!!
Un libro inchiesta perfetto, che mette a nudo tutte le contraddizioni della Chiesa. Per Elena: mi dispiace dirti che non contrasti nessuna tesi del libro, ma solo che non si devono scrivere certe cose. La libertà di conoscenza è intoccabile. E nel libro nessuno attacca gli insegnanti, che sicuramente non rubano niente.
Ho preso conoscenza di questo libro leggendo il 31.10.08 sul sito lavoce un articolo di Daveri&Panunzi inerente i risparmi ineludibili previsti dal decreto Gelmini. Avendo tra l’altro già sfogliato in libreria il libro di G.Galli “Finanza bianca” citato a riferimento da Maltese, ho deciso di leggerlo. Premesso che sono credente e praticante, ma lontano da certe posizioni dogmatiche e integraliste, e consapevole che ad ogni scritto bisogna fare un po’ di tara, ho apprezzato il lavoro dell’Autore e ho percepito, ahimè, alcune conferme, come l’atteggiamento politico della CEI, l’alone di mistero inorno allo IOR e altro ancora. Mi sembra che tutto sia riconducibile alle questioni storiche e politiche più che religiose, che hanno portato a istituire lo Stato del Vaticano e alle loro conseguenze, temi che probabilmente in Italia non abbiamo mai trattato nei modi adeguati, forse per pigrizia o per collusione. Mi limito a questa estrema sintesi, perché il tema è assai scivoloso, aspettando eventualmente che certe nebbie si dissolvano. Quanto poi alla tristezza che provo nel constatare come, ancora una volta, siamo divisi tra Guelfi e Ghibellini…