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Questo libro può essere diviso in due parti, cosi come l’isola di Le Devin è divisa tra Salannaise e Houssins. Le prime pagine sono estremamente lente e poco avvincenti e si fa fatica ad entrare nella storia e nelle vicissitudini dei personaggi. Dalla seconda metà però i fatti si fanno più interessanti e la trama scorre via velocemente, fino ad arrivare ad un finale strepitoso, pieno di colpi di scena in perfetto stile Joanne Harris. I personaggi ricordano molto quelli di Chocolat, gli abitanti del villaggio di Les Salants come quelli di Lansquenet diffidenti e chiusi alle novità, Mado come Vianne, la straniera e Flynn il rosso come Roux, il pifferaio magico, l’uomo misterioso e sorprendente. La parte magica qui viene sostituita dalla fede, dalla devozione verso la Santa protettrice dell’isola Sain Marine-de-la-Mer, con le sue preghiere, le offerte degli abitanti e i suoi miracoli, veri o presunti. Questo libro può piacere oppure no ma bisogna ammettere che la Harris ha un dono, quello di riuscire a far vivere i suoi personaggi anche dopo che si è voltata l’ultima pagina. E’ questa la sua magia!
Non avevo mai letto un libro di questo autrice,me l’hanno prestato e mi e piaciuto tantissimo..storia originale e coinvolgente…il prossimo libro e chocolat che devo leggere di cui ho visto il film…
E’ il sesto libro che leggo della Harris e, anche se non è certo tra i migliori, gli dò un 3. E’ un pò lento ma alla fine prende vita. Lo consiglio comunque solo agli «appassionati» della Harris.
Non mi ha coinvolto neanche un po’… peccato! E’ il secondo libro che leggo della Harris. Il primo che ho letto,«La scuola dei desideri