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Mettiamo che io c’ ho messo parecchio farmi prendere da questo libro ma non ho voluto mollarlo per una cosa mia dopo un po’ mi è iniziato a piacere e alla fine l’ho letto volentieri…
E’ un grigio giorno di pioggia. All’improvviso la porta di una libreria viene spalancata con violenza. Il proprietario vede entrare di corsa un goffo ragazzino. Bastiano è il suo nome. Dopo aver scambiato qualche battuta tutt’altro che cortese, il proprietario della libreria deve assentarsi per rispondere al telefono nel retro bottega. Rimasto solo nel negozio, Bastiano viene attratto irresistibilmente da un libro posato sul bancone: «La Storia Infinita». Senza pensarci, ruba il libro e fugge. Decide di rifugiarsi nella soffitta della scuola, dove nessuno andrà a disturbarlo, per leggere il libro rubato. Scopre ben presto la magia che avvolge la Storia Infinita che lo appassiona a tal punto che ad un certo punto si trasforma da lettore a protagonista. Inizia così il suo viaggio di formazione attraverso i suoi desideri per trovare la sua vera volontà. La storia infinita è un romanzo dai toni fiabeschi che però non preclude la lettura agli adulti anche perchè al bravissimo autore, più volte, «scappa» la mano con il risultato che alcune pagine sono più adatte ad un pubblico adulto. Si resta comunque colpiti dalla follia visionaria di Ende, dalla sua capacità di creare mondi bellissimi e terribili ognuno con un funzionamento proprio dal quale non si può prescindere e anzi da osservare attentamente per imparare qualcosa, qualsiasi cosa. Un po’ come nella vita. L’intreccio tra i due mondi, quello reale e quello inventato, è molto ben studiato e regala l’impressione di stringere davvero tra le mani un libro magico. Inutile dire che le differenze tra libro e film sono abissali, mancando in quest’ultimo tutta la seconda, e forse più interessante ed importante, parte del romanzo. La storia infinita è un inno alla letteratura come mezzo per cambiare in meglio gli uomini che attraverso i libri possono accedere al regno della fantasia e tenere vivi i sogni.
Libro sorprendente, non stupisce che il primo tentativo cinematografico, stravolgimenti e tagli a parte, ne rappresentasse solo la prima metà, ne che il secondo ne cambiasse ancora di più gli elementi. La storia di Ende infatti è composta da due percorsi ben distinti, si potrebbe dire due libri in uno, con il primo dedicato ad Atreiu, più classico ed equilibrato, mentre il secondo con Bastiano più numeroso nelle idee fantasiose ma anche più difficile da indirizzare, con alcuni buchi oltretutto apertamente lasciati correre con furbizia. Due vicende indispensabili l’una all’altra ovviamente, ma verso la fine, dall’arrivo nella città d’avorio col battaglione di seguaci, si avverte chiaramente la stanchezza dell’autore e il suo non voler rinunciare a nulla. Un classico, forse migliorabile ma notevolmente creativo.
Bellissima storia e non solo per bambini, ma con una sua morale e tante figure su cui riflettere…avevo visto il film da piccolo….ehm, molti anni fa, il quale arriva solo a metà del libro…. la seconda metà, con Bastian in Fantasia, è ancora più bella e mi ha realmente sorpreso!