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Jean- Nicolas Desmouline, Georges-Jacques Danton, Francois de Robespierre erano nati attorno al 1760. Il romanzo è la loro storia dall’infanzia fino alla presa della Bastiglia nel 1789. E’ anche la storia della grave crisi economica, delle carestie e delle condizioni disperate in cui vivevano una massa enorme di miserabili queste condizioni portarono a quel miracolo che fu la Grande Rivoluzione Francese.Tra i personaggi femminili primeggia la giovane Lucile Duplessis che, anche se osteggiata dal padre, si fidanza con Desmoulin. C’è, nel romanzo, una riflessione amara di Robespierre, che bene si attanaglia anche ai giorni nostri: « Noi militiamo contro l’ordine esistente soltanto perché non siamo riusciti a fare la scalata sui suoi sordidi pioli. Se Fabre, ad esempio, domani venisse eletto all’Accademia, vedreste in quattro e quattr’otto la sua brama rivoluzionaria trasformarsi nel conformismo più zuccheroso e disinvolto».
Jean- Nicolas Desmouline, Georges-Jacques Danton, Francois de Robespierre erano nati attorno al 1760. Il romanzo è la loro storia dall’infanzia fino alla presa della Bastiglia nel 1789. E’ anche la storia della grave crisi economica, delle carestie e delle condizioni disperate in cui vivevano una massa enorme di miserabili queste condizioni portarono a quel miracolo che fu la Grande Rivoluzione Francese.Tra i personaggi femminili primeggia la giovane Lucile Duplessis che, anche se osteggiata dal padre, si fidanza con Desmoulin. C è, nel romanzo, una riflessione amara di Robespierre, che bene si attanaglia agli ex-sessantottini che oggi hanno scalato giornali importanti e non solo e che vanno a pontificare in TV: « Noi militiamo contro l’ordine esistente soltanto perché non siamo riusciti a fare la scalata sui suoi sordidi pioli. Se Fabre, ad esempio, domani venisse eletto all’Accademia, vedreste in quattro e quattr’otto la sua brama rivoluzionaria trasformarsi nel conformismo più zuccheroso e disinvolto». Sostituire a Fabre il nome di Lucia Annunziata o Paolo Mieli… e il gioco è fatto.
Mi lasciano alquanto perplesso queste riletture storiche, sia pur sotto forma di romanzo, di grandi avvenimenti e/o personaggi del passato. Ho trovato deludente sia per la scrittura, disorientante e a volte anche poco scorrevole, sia per l’ambientazione storica, che mi è sembrata molto superficiale. La sensazione che ho avuto è che Danton, Robespierre e Desmoulins siano stati del protagonisti della massima rivoluzione quasi a loro insaputa… Al confronto consigliabile «La rivoluzione francese» di Pierre Gaxotte, il che è tutto dire.
Contrariamente al giudizio precedente non sono soddisfatta della traduzione, tuttavia il romanzo è splendido. Ripercorrere un periodo esaltante come quello della Rivoluzione attraverso le vite di Dsmoulins, Danton e Robespierre è poter entrare dentro gli eventi per cogliere lo spirito di un’epoca. Consiglio vivamente a chiunque ami il romanzo storico.