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La strada dritta

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Titolo: <strong>La strada dritta</strong></br></br>
Autore: <strong>Francesco Pinto</strong></br></br>
Editore: <strong>Mondadori</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2014</strong></br></br>
EAN: <strong>9788804642343</strong></br></br>

<p>Il 19 maggio del 1956, il giorno in cui su uno sterrato di poche centinaia di metri viene dato inizio ai lavori, non c'è nulla: non un progetto definitivo, non le tecnologie, non le competenze professionali, non i soldi necessari. Il 4 ottobre del 1964 - appena otto anni dopo e in anticipo sui tempi previsti una striscia di asfalto lunga 755 chilometri collega Milano con Napoli, il Nord con il Sud: è l'Autostrada del Sole. Durante quegli otto anni un esercito di manovali, carpentieri, tecnici, progettisti combatte per rispettare la promessa della sua costruzione. E su quella strada trova il suo destino. Lì va a cercarlo Fedele Cova, l'amministratore delegato della Società Autostrade. Lì va a cercarlo Gaetano De Angelis, operaio emigrato al Nord che con Cova fa un giuramento: lo finiranno insieme quell'abbozzo di strada, e lui potrà ritornare a casa, come ha promesso a Maria. Lì troveranno il loro destino Giovanni Nigro, un ingegnere che nel gelo della campagna di Russia aveva perduto il suo onore, e Bruna, una dei progettisti, che ha bisogno di quella strada per continuare a correre. All'interno di una rigorosa ricostruzione storica, mescolando personaggi di invenzione e protagonisti reali, "La strada dritta" è il romanzo epico e corale di quell'esercito e della sua strada. Ufficiali e soldati, uomini e donne, ognuno con un sogno da rendere vero e una promessa a cui tenere fede. Tutti italiani, tutti con la schiena dritta, come la strada che devono costruire.</p>
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Bello il tema di raccontare un’impresa epica per il nostro paese, costruire un’autostrada che unisca il paese da Nord a Sud, ma la trama e i personaggi sono lenti e senza spessore. Peccato perche’ l’Italia di quel periodo era popolata da persone con tanta voglia di riscatto e volenterose e questo libro sarebbe stato piu’ avvincente se fosse stato meno romanzato.

E’ un libro molto bello che fa riflettere sulle grande opere di cui abitualmente usufruiamo senza conoscere gli sforzi, le vite e le fatiche che sono costate. Ha dei momenti commoventi e a mio parere dovrebbero leggerlo soprattutto coloro che hanno la brutta abitudine di criticare sempre quello che abbiamo.

Non riesco ad andare oltre la sufficienza. Per fortuna qualcuno (e al fondo del libro l’autore lo dichiara) lo ha aiutato ad eliminare orpelli, ridondanze, retorica perchè l’autore scivola spesso in mozioni degli affetti troppo sdolcinate (la storia di Gaetano e Maria è da fotoromanzo).Sono pochi i passaggi nei quali si rimane incollati al libro, troppo disorientati da particolari tecnico- costruttivi di cui l’autore fa largo uso solo perchè qualcuno glieli ha raccontati. Per riuscire a trasmettere davvero il sacrificio di quegli uomini il libro avrebbe dovuto essere scritto innanzitutto da uno di loro. Simpatica la divagazione (nonostante la bestemmia) dei venditori di detersivi che si affrontano all’autogrill. Per il resto non lo consiglierei, perchè è stato scritto per vendere il prodotto e non con l’amore che si dovrebbe trasferire in un libro veramente sentito (del resto l’autore è il direttore della Rai di Napoli)

«C’è stato un tempo in cui si facevano le cose impossibili. L’Autostrada del Sole non è solo una striscia d’asfalto. Se buttiamo via il ricordo della sua storia non sapremo mai chi siamo stati e chi possiamo ancora essere. E se smarriamo la memoria del nostro coraggio, non saremo mai più capaci di ritrovarlo.» Ho voluto mettere insieme due diverse citazioni, perché secondo me riassumono il senso di questo romanzo storico emozionante, divertente e commovente, che racconta un’Italia che aveva molto da insegnare al mondo.

Quando l’Italia era abitata da persone coraggiose, competenti, propositive, illuminate, ma soprattutto persone che avevano dei sogni. Questo è lo spaccato di questo bellissimo libro che narra la voglia e il sogno di un gruppo di italiani che, muovendosi nei tempi in cui la nuova Italia degli inizi del boom si staccava da quella vecchia, ancora in uscita dalla guerra, misero in piedi un sogno lungo 755 km che poi è diventato realtà per tutto il popolo italiano. Fondendo realtà e fantasia Pinto mette su carta un gran bel romanzo che in modo non banale dipinge eventi e personaggi che riescono a coinvolgere ed a farci riflettere su quanto siamo cambiati. Realizzare in soli 8 anni l’autostrada del sole, oggi sarebbe pura fantascienza! Bel libro, davvero. Ps. è un romanzo non una cronaca di eventi.