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La vendetta del longobardo

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Titolo: <strong>La vendetta del longobardo</strong></br></br>
Autore: <strong>Marco Salvador</strong></br></br>
Editore: <strong>Piemme</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2007</strong></br></br>
EAN: <strong>9788838474149</strong></br></br>

<p>Il terzultimo giorno di novembre dell'anno 751, il giovane Evaldo cavalca assieme al padre Reginaldo verso Soissons. Fanno parte della scorta di re Childerico, là diretto per impedire a Pipino di usurpare il trono merovingio. Ma cadono in una trappola. Reginaldo viene ucciso ed Evaldo è costretto alla fuga inseguito dai sicari di Pipino. Troverà rifugio in Italia, a Cividale, la patria della madre longobarda. Rinnegando il suo sangue franco, diverrà a tutti gli effetti un guerriero longobardo. Non solo. Sarà uno degli uomini più vicini a re Desiderio, vivrà la storia della famiglia reale, e con il re combatterà prima Pipino e poi Carlo. Lotterà per vivere, per salvare la civiltà longobarda in pericolo, e soprattutto per vendicare suo padre.</p>
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Dati amministrativi  Nome completo: Regno <strong>longobardo</strong> Regno dei Longobardi Regno d'Italia: Nome ufficiale: Regnum Langobardorum Regnum totius Italiæ: Lingue ufficiali<br/>Motivo: in gran parte doppione delle voci Longobardi, Regno <strong>longobardo</strong> e altre più specifiche. Può essere utile una riformulazione (e relativo spostamento di titolo <br/>DIZIONARIO <strong>LONGOBARDO</strong> - ITALIANO Lingua longobarda. CORPUS DEI TERMINI DEL LATINO DEI LONGOBARDI. Essenziale. A a-senza<br/>I LONGOBARDI IN ITALIA: RIASSUNTO. I longobardi in Italia. Nel 568 l'Italia fu invasa dai Longobardi, i quali erano sotto la guida del loro re Alboino.<br/>Lombardo. Oreficeria longobarda Cavaliere - lastrina in bronzo dorato dello Scudo di Stabio VII secolo - Berna - Historisches Museum. Anticamente la parola lombardo <br/>Nel diritto <strong>longobardo</strong> testimoniato dall’Editto di Rotari (643), la somma che i colpevoli di ferimento o di omicidio erano tenuti a versare quale compensazione alla <br/>06/05/2016 · L’Editto di Rotari, emanato il 22 novembre del 643 con il titolo latino di Edictum e comprendente 388 articoli, rimane il prototipo degli ordinamenti <br/>DESIDERIO, re dei Longobardi. - Di probabile origine bresciana, compare in alta posizione, forse con la funzione di comes stabuli, alla corte del re <strong>longobardo</strong> <br/>109 bis. 01 CADUTA DELL'IMPERO ROMANO E DOMINAZIONI STRANIERE ( Riflessi sul meridione d’Italia (secoli IV-XI) ) di Franco Savelli. Sommario * - Le premesse della <br/>Le regine longobarde tra storia romanzata e diritto. di Maria Grazia Tolfo. Sommario Una misconosciuta matrilinearità nella discendenza dinastica
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Per me uno dei più appassionanati libri letti negli ultimi anni. La storia ti aggancia, è piena di idee e cambi di direzione, la ricostruzione storica è davvero perfetta e vale la lettura di più di un noioso saggio sul periodo. Ci sono curiosità, momenti epici e momenti intimi, una storia d’amore nascosta, figure genuine e cattivi davvero perfidi un finale amaro ma glorioso. Insomma per me è stata una rivelazione assoluta, vorrei dire più letteratura che narrativa. Scritto bene. Pensato bene. Intrigante e immersivo. Di romanzucoli storici ce ne sono parecchi, scritti male, che portano avanti teorie storiche strampalate o intrisi di ideologie epico/etniche francamente da brividi, questo è proprio un’altra categoria. UN ROMANZO.

Il libro mi è piaciuto. Salvador ha grandi capacità narrative e soprattutto grandi conoscenze storiche. Ho potuto riscontrare che quasi tutti i personaggi più importanti del racconto sono realmente esistiti. Affascinante il periodo storico descritto, quando la mia città (Benevento) era una della città italiane più floride dal punto di vista sociale e culturale. Non ho dato il massimo dei voti solo perchè, sul finire, il racconto perde un pò della vivacità iniziale.

il periodo storico mi intrigava molto ed ero impaziente di leggere questa trilogia, purtroppo ne sono rimasto deluso, il primo libro è meno peggio degli altri, leggibili ma non appassionano …

Il romanzo, con le sue 427 pagine, risulta piuttosto corposo, ma la lettura è senz’altro agevole, oltre che veramente piacevole. Il periodo affrontato dall’autore sono gli ultimi anni del regno longobardo (VIII secolo d.C.) e, fra l’altro, riporta la decadenza di un popolo che riuscì, abbastanza a lungo, a regnare sull’Italia. Ritroviamo così i re Astolfo e Desiderio, figure importanti nella storia, dotate anche di notevoli capacità, ma che nulla poterono per contrastare un declino naturale. Ci sono pure i grandi avversari, come Pipino e suo figlio Carlo e la politica assai terrena di una Chiesa romana sempre più votata al potere temporale. In queste vicende, fra guerre, intrighi di corte, paci traballanti, emerge la figura del franco-longobardo Evaldo, la cui vita è improntata alla vendetta da compiersi contro il crudele Pipino. Se tutti gli altri personaggi sono esistiti veramente, questo penso sia il parto della fertile fantasia di Salvador. Tuttavia, è degna di nota la capacità di far assumere a questo protagonista una veridicità quale potrebbe esserci solo nel caso che fosse effettivamente vissuto, inserendolo in modo preciso nella vicenda e rendendolo di fatto il narratore della stessa. Salvador non si è limitato a raccontarci la fine del regno longobardo, ma ha anche saputo ricreare le atmosfere, delineare, facendoli rivivere, personaggi di cui serbiamo memoria dai banchi di scuola, in un quadro d’insieme che ha il pregio non da poco di educare divertendo. E così, pagina dopo pagina, comprendiamo che cosa accadde tanti secoli fa e anche il perché, un lavoro di ricerca che appaga lo storico e il lettore. Quindi, La vendetta del longobardo mi è talmente piaciuto che, oltre a raccomandarne vivamente la lettura, mi impegna a reperire anche gli altri due testi (Il longobardo e L’ultimo longobardo), che potranno così accrescere la mia conoscenza di un popolo che francamente conoscevo in modo approssimativo.