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Che al giorno d’oggi qualcuno possa ancora avere voglia di spiegare (spiegarsi?) l’amore, dà buone speranze. In effetti Enrica Tesio in «La verità, vi spiego, sull’amore» (Mondadori) fa di più: condivide con il lettore le difficoltà di un amore che - almeno dalla parte di lui che ha lasciato la protagonista - non può più essere scelto, e restano gli anni che si sono disgregati, restano le cose disordinate, restano due figli ancora piccoli, e meno male. Un romanzo buffo e dolce, tenerissimo e ironico, disperato e pazzerello, dal sorriso triste ma luminoso e le risate accartocciate che quando esplodono esplodono, dove amore è anche scrivere una lettera che forse non sarà mai letta: all’uomo che verrà.
Un libro delizioso, che consiglio a tutti e che non vedo l’ora di regalare alle amiche. Mi sono sorpresa più volte a ridere da sola, sotto lo sguardo vagamente perplesso di mio marito… Ma questa godibilissima, simpaticissima opera prima di Enrica Tesio non si limita a divertire con un umorismo mai banale: ci intenerisce, ci commuove, ci rende inevitabile l’identificazione con Dora. Le mamme riconosceranno se stesse dalle prime pagine. Le non mamme incredibilmente si riconosceranno a loro volta, portatrici in nuce di quell’amore, quella dolcezza, quelle piccole/grandi nevrosi che non vivono nel quotidiano ma che inspiegabilmente, nel profondo di sè, atavicamente già conoscono. Leggetelo. Fatelo leggere.
È uno dei libri più divertenti che ho letto negli ultimi tempi. Mi sono ritrovata a ridere sul tram. Ma non è un libro sciocco, tutt’altro. Molto acuto, molto vero, molto intelligente. L’autrice ha un talento favoloso che spero sfrutti ancora molto, non solo scrivendo sul suo blog, che seguo da circa un anno, ma anche altri libri.
Un romanzo spassoso, ma anche ricco di riflessioni e di agganci culturali. Ci sono tutti gli ingredienti per farne un libro da leggere e rileggere: c’è una donna giovane con due figli piccoli che è appena stata lasciata dal marito, c’è la sua più cara amica, Sara, incapace di costruire relazioni stabili, c’è una tata maschio che invece trabocca di sentimenti, proprio verso la stessa amica. Ci sono le mille incombenze quotidiane che una mamma distratta, e ancora ben fornita di ormoni, scorda di portare avanti ci sono i nonni, puntigliosi o svagati ci sono i vicini di casa New Age e gli studenti universitari, i locali notturni di Torino e i giardinetti pubblici, con i loro ben diversi frequentatori. Merita il massimo dei voti.