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Il voto deve andare al libro, non alle opinioni dei protagonisti. E’ un buon libro, non un capolavoro. A tratti divertente, spesso interessante. Odifreddi è in forma, anche se non dice nulla di nuovo. Al di là delle fazioni, il punto interessante del libro è il suo approccio da ateo ad un pellegrinaggio religioso cosi duro. Altrimenti non ci sarebbe molto da dire. Valzania non spicca molto, mi pare travolto dalla personalità di PO. Più interessante Franco Cardini. La disputa è comunque infinita e irrisolta, probabilmente irrisolvibile, quindi inutile affermare grande uno, grande l’altro. Non è certo questo libro che fa cambiare opinioni, per quanto i protagonisti siano colti e appassionati. Si chiacchiera un po’ di tutto, vedendo le cose da punti di vista differenti e ovviamente inconcigliabili.
Grande Odifreddi. Mentre i vari Messori e Pera sono costretti ad un’affannosa rincorsa per spiegare perche possono (o debbono) dirsi cristiani, lui è gia 800 km più avanti. Ti aspettiamo alla prossima tappa Piergiorgio.
Caro Piergiorgio (permettimi di darti del tu),sei tutti noi, se non esistessi dovrebbero inventarti. Bravo,bravo,bravo,continua cosi e non guardare in faccia a nessuno.
Curioso parlare di «credere nella scienza». Lo scienziato studia una teoria in base all’ossservazione di fatti. Se vi sono dei fatti che la teoria scientifica non spiega, la teoria stessa viene modificata o sostituita con un’altra. Lo scienziato usa quindi ragione e sperimentazione. Chi si basa sulla fede crede supinamente (direi bovinamente)nel contenuto di un cosidetto libro sacro, e non vi sono ragionamenti o fatti osservati che possano distoglierlo da questo credere.