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Soft noir in salsa sabauda. Ambientato benissimo nella Torino-bene, con una caratterizzazione dei personaggi molto molto calibrata. La storia è un po’ lenta, ma nel finale cattura decisamente. Da leggere.
Io invece l’ho trovato molto brutto mi sono lasciato irretire dalla recensione di un lettore di «Un delitto fatto in casa» che ne consigliava la lettura subito dopo. Invece questo romanzo manca completamente degli aspetti positivi del primo, e ne amplia esponenzialmente i difetti. Trama noiosa, dialoghi scontati e manieristici, personaggi poco credibili… e poi possibile che nell’alta borghesia piemontese siano tutti gay?
Un libro STUPENDO. Dovete leggerlo!
Ritrovarsi a Torino e rivivere una storia semplice di amore, morte e amicizia…avvolti nella nebbia. La scrittura è magistrale così come l’invenzione di ogni personaggio. Mentre in altri romanzi Gianni Farinetti ci ha incantati con le sue puntigliose e delicatissime descrizioni della natura…..qui, in una splendida Torino, ci fa da cicerone attraverso strade, vie e piazze costellate di affascinanti palazzi e vetuste chiese. Per chi è appassionato d’opera rimarra’ certamente incantato dall’uso che l’autore fa di una Traviata al Regio vista ed applaudita dai suoi coloriti e (snob) personaggi (io appassionato non sono ma l’ho appezzata lo stesso). Complimenti all’autore.