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Sembra scritto da una bambina di 12 anni. trama inconsistente, protagonista antipatica (si, lo so, è solo molto insicura……ma è proprio antipatica, niente da fare. arrivata all’ultima pagina mi sono chiesta: e quindi? Troppe parolacce e ripetizioni. Il titolo è ingannevole perché con Holden non c’entra proprio nulla… Sconsigliato
L’autrice di questo libro è giovane e si sente perché riesce a cogliere in profondità i dubbi e le incertezze di un’età cruciale nella vita di ogni persona. È facile ritrovarsi nei pensieri di Will, grazie anche ad una buona dose di ironia con cui vengono affrontati temi spesso molto forti. È uno stile che mi ha catturata subito, una lettura leggera e veloce ma che sa toccare ricordi del passato su cui sorridere e riflettere (anche se alcune non le condivido). Altre cose invece non le ho apprezzate del tutto, molti temi forti sono tirati via o trattati con troppa leggerezza forse. La prima parte mi è piaciuta di più, almeno fino all’incontro con Matteo, un ragazzo particolare che sarà una chiave di svolta nella vita di Will. Ma è proprio questo a non avermi convinto, il cambiamento dopo l’incontro mi è sembrato troppo drastico, come se problemi così gravi potessero svanire con un soffio di vento. Da qui il seguito è abbastanza intuibile e un po’ banale e ci sono molte cose che non ho apprezzato. Peccato perché perde un po’ di quella nota di originalità che pensavo di aver trovato all’inizio. Comunque rimane una lettura piacevole e leggera se non vi aspettate troppo, adatta agli inizi dell’estate, una storia giovane e fresca. Mi ha lasciato l’amaro in bocca il piccolo colpo di scena finale, rende il tutto diverso e lascia il segno, ma personalmente l’avrei trovato migliore senza.
Will, diminutivo di Willelmina, ragazzina che non esiteremmo a definire «ribelle
È scritto in modo particolare, per sembrare giovane e fresco, dico «per sembrare» perchè alcuni riferimenti e termini mi hanno un po’ stranito e dato la sensazione di essere un po’ forzati, messi lì appositamente e non molto naturali. Inoltre la trama è poco sviluppata, è più una serie di pensieri e situazioni nelle quali la protagonista, che racconta in prima persona, si «sfoga» dicendoci come la pensa su svariate cose, persone, ecc… Ci ho trovato alcuni pensieri interessanti ed intelligenti, in cui mi sono anche ritrovata, altri invece con i quali non concordo per niente. A me piacciono molto i dialoghi e quando ce ne sono pochi e c’è solo un personaggio che esprime le proprie idee senza un confronto, come in questo caso, inizio a perdere interesse. Forse è proprio questo il bello e la particolarità del romanzo, ma probabilmente a me la cosa non è arrivata pienamente nel modo giusto. Ho comunque apprezzato altre cose. Pensavo di leggere un romanzo tutto sommato «leggero» e «semplice» ed invece mi sono trovata anche a riflettere. Quando la trama inizia a costruirsi ed a crescere diventa più bello e piacevole. Ci sono momenti degni di nota ed emozionanti, se fossero state descritte più scene con dialoghi ed altri personaggi, per me sarebbe stato davvero un bel libro. Così come è non mi ha convinta del tutto, mi ha lasciata perplessa ed a tratti non è riuscito a mantenere alta la mia attenzione. È un peccato perchè alcune cose mi sono piaciute molto di più rispetto ad interi libri che ho letto e che alla fine ho comunque giudicato positivamente. Anche solo per quelle piccole cose non posso giudicare negativamente questo romanzo, avrei solo desiderato quel qualcosina in più.