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In genere, non commento un libro dando un parere al 100% personale… ho pensato però che se tutti votiamo esprimendo un parere personale, alla fine il voto medio del libro sarà quello reale… e su questo libro non posso proprio dare un voto che non sia frutto di un parere solo personale. C’è infatti chi lo può apprezzare e chi no. Vi cito una parte… quel mattino il sole era alto e i sette nani invidiosissimi come al soluto e non solo del sole, ma acnhe dei venti perché erano più di loro (eh, erano venti!). all’aeroporto di Orly atterrò a fatica il falco talco con il suo solito polverone. caricati male sul portapacchi dell’aereo c’erano tutti i numeri della rivista «casa dolce casa» (l’unica rivista di arredamento pasticceria arredamento), tutti gli articoli sui sette re di Roma, la foto di alibabà e i trentanove ladroni (uno scattava la foto) Il problema è questo, il libro non segue alcuna logica. Ad alcuni può divertire, ma a me disturba il sentirmi alle prese con una matassa aggrovigliata di cui non si riesce a trovare il bandolo… ogni discorso del libro non ha né capo né coda, e per questo io proprio non riesco ad apprezzarlo.