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Non dico che sia un brutto libro, perché non lo è. Non dico che sia scritto male, perché Berry scrive sempre con mestiere. Però la storia è fiacca, i personaggi piatti, è il solito girotondo di spie che si pedinano a vicenda, si tendono agguati e ripetono lo stesso copione dall’inizio alla fine, senza veri colpi di scena né tensione. Un libro che non ti costringe mai a girare pagina con l’ansia di sapere cosa succederà dopo, anzi, ho più volte avuto la tentazione di lasciarlo a metà, senza nemmeno la curiosità di sapere come sarebbe finita. Tanti personaggi che si contendono la scena in capitoli troppo brevi, spezzettando la vicenda e azzoppando la fluidità della lettura. Berry tira fuori il melodramma del figlio conteso, la butta un po’ sul sentimentale, mette in piedi un antagonista inconsistente, insulso e stereotipato al massimo così da risparmiarsi complicazioni e ci spiega che alcune spie sono cattive perché uccidono, altre sono buone perché uccidono solo quando non c’è altra scelta. Mah… Il risvolto storico è invece molto interessante, al punto che tanto valeva incentrare la storia solo su quello tralasciando tutto il resto. In conclusione, un pochino meglio degli ultimi romanzi di Berry, ma ancora non all’altezza delle aspettative.
Libro scorrevole e narrato in modo ordinato.Racconto di interesse storico inglese……e
Bentornato Berry e bentornato Cotton! Dopo gli ultimi 2/3 romanzi noiosetti con Cotton Malone credevo che il bun Steve avesse perso lo smalto dei giorni migliori. Con questo nuovo episodio mi devo ricredere. Storia che mescola sapientemente riferimenti storici interessanti e certamente da approfondire con una trama piena di azione ed un finale thriller ben congegnato. Consigliatissimo.
son d’accordo, bel libro, intelligente e incisivo….molto consigliato.