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Le intermittenze del cuore

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Titolo: <strong>Le intermittenze del cuore</strong></br></br>
Autore: <strong>Eugenio Borgna</strong></br></br>
Editore: <strong>Feltrinelli</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2008</strong></br></br>
EAN: <strong>9788807720291</strong></br></br>

<p>Negli orizzonti tematici della psichiatria si nascondono emozioni segnate, e sigillate, dalla vertigine del dolore e dell'angoscia, della speranza e della disperazione, della luce e della notte, e talora dell'anelito fatale alla morte volontaria: come espressione di una cascata di illusioni bruciate dagli eventi della vita e dal destino. Sono emozioni che fanno parte della vita: della vita di ogni giorno e della vita psicopatologica ma anche della vita sfolgorante della creatività e sono emozioni che riemergono sulla scia delle pascaliane ragioni del cuore e delle proustiane intermittenze del cuore: sonde che consentono di intravedere le profondità dell'anima ferita e dell'anima incrinata dalla malattia. Il cuore in fiamme, o il fuoco del cuore, come metafore vive che avvicinano alla cifra segreta e indicibile della condizione umana.</p>
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contiene immagini o altri file su   Collegamenti esterni. Scheda di Marco Foschi su I doppiatori italiani, doppiatoriitaliani.com. (EN) Marco Foschi, in Internet <br/>Sul sito vengono trattate le linee secondarie che potrebbero trovarsi sul palmo della mano: la linea di Saturno, di Apollo, di Mercurio o il bracialetto.<br/>Vengono qui segnalate tesi di laurea, specializzazione, master o dottorato di ricerca che fanno riferimento all'ApproccioCapacitante® o all'approccio conversazionale <br/>DIODA sostituisce le tue lampade tradizionali con la migliore tecnologia a LED presente sul mercato, che unisce alta qualità dell’illuminazione, elevata efficienza <br/>14/03/2014 · Tachicardia: è sempre ansia? Differenze tra attacchi di panico e patologie cardiache Si distingue la tachicardia cardiologica da quella dell’ansia per <br/>La storia del libro segue una serie di innovazioni tecnologiche che hanno migliorato la qualità di conservazione del testo e l'accesso alle informazioni, la <br/>E' il tempo il protagonista di questo album che raccoglie le impronte lasciate per strada, quelle che altri hanno visto <br/>I commenti sulle poesie preferite inviati dai lettori<br/>Questa pianta appartiene alla famiglia delle solanacee, ed è nota come cestrum nocturnum. Si caratterizza per la forte intensità del profumo, simile a quello del <br/>12/03/2017 · Libri Donatella Di Pietrantonio, 'L'Arminuta' - La recensione Il contrasto fra il destino e la volontà nel diario della Ritornata, una storia intensa 
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Un libro stupendo che scandaglia le profondità più recondite dell’ animo umano, la profonda conoscenza scientifica di Eugenio Borgna viene amalgamata con la poesia e la filosofia,il libro parla delle emozioni che fanno parte della vita, la vertigine dell’ angoscia, la speranza e la disperazione e talora l’ anelito fatale alla morte volontaria.

Borgna parla al nostro intimo,alla delicatezza dei sentimenti,alla loro contradditorietà,alla loro fragilità come la rugiada sul prato. E’ un invito a guardarsi dentro,a ripensare il nostro mondo affettivo,a comprendere il diverso e perdonare le nostre debolezze. Non è un libro per chi è «sicuro» di sè,per chi vuole un mondo in bianco e nero senza sfumature,per chi non dubita. Ma per tutti gli altri è consigliabile come tutti gli altri suoi libri. Borgna, dopo averlo letto, diventa un indimenticabile riferimento.

Finora ne ho lette solo 30 pagine e niente di eccezionale. una cosa però è già chiara. quest’uomo dovrebbe essere arrestato per abuso di parentesi!

Borgna insiste continuamente sull’importanza del dialogo con il paziente, sull’ascolto della sua storia, sull’approccio fenomenologico e lamenta il distacco, la freddezza della psichiatria organicistica… Poi però afferma che l’approccio “umanistico” e dialogante dovrebbe rafforzare la conoscenza clinica propria di una psichiatria rigorosa. Ma quando esamina le poesie di Antonia Pozzi e Sylvia Plath mi pare evidente che l’insistenza sugli aspetti clinici e diagnostici (che riconoscono in alcune oscurità e apparenti incongruenze d’immagini segni di psicosi, dissociazione e patologia) gli impedisca una lettura più profonda del testo. Non si rende conto che, appena compare lo sguardo clinico, svanisce la comprensione della persona. Nel momento in cui dice: “Qui c’è un sintomo psicotico” ecco che il significato profondo di ciò che è scritto, il suo rinvio al mistero, all’insondabile, all’indicibile svanisce e si condanna alla cecità! Quando uno psichiatra non capisce, diagnostica una psicosi. Più interessante e coinvolgente il discorso su Dostoevskij, sui trapiantati d’organo, dove, cioè, non c’è più il vincolo dell’inquadramento diagnostico di stretta competenza psichiatrica. Ma dove quest’ultimo compare, l’umanità dello sguardo s’impoverisce e l’analisi si fa assolutamente superficiale. Borgna cerca di tenere i piedi in due scarpe: vorrebbe, da una parte, salvaguardare la comprensione umana e, dall’altra, il rigore di un preteso approccio scientifico e clinico della psichiatria. Da questo libro, che vorrebbe dimostrarne la complementarietà, mi pare che questi due aspetti escano invece, al di là delle lodevoli intenzioni dell’autore, ancor più radicalmente irriducibili. La stesura del libro appare poi piuttosto affrettata, data la frequente e monotona riproposizione, con parole pressoché identiche, delle tesi di fondo dell’autore. Sembra perciò essere del tutto mancato un lavoro di revisione e di ripulitura del testo che ne avrebbe migliorato la leggibilità. M’è parso notevole il capitolo “Le voci” dove una lett