Le nuvole non chiedono permesso. Dalla Patagonia all'Alaska. Cento giorni a piedi e in corriera Scarica PDF EPUB

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Le nuvole non chiedono permesso. Dalla Patagonia all'Alaska. Cento giorni a piedi e in corriera

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Titolo: <strong>Le nuvole non chiedono permesso. Dalla Patagonia all'Alaska. Cento giorni a piedi e in corriera</strong></br></br>
Autore: <strong>Tito Barbini</strong></br></br>
Editore: <strong>Polistampa</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2006</strong></br></br>
EAN: <strong>9788859600657</strong></br></br>

<p>Dalla Patagonia all'Alaska, a piedi, in treno o in corriera. Cento giorni zaino in spalla e in compagnia di se stesso, portandosi dietro il bagaglio leggero di tante domande. Un viaggio inatteso, perché inattesa è anche la figura del viaggiatore: uomo di istituzioni, politico di lunga esperienza, nell'immenso continente americano Tito Barbini cerca una nuova leggerezza e nuove ragioni. Un libro che è allo stesso tempo diario di viaggio e reportage, riflessione politica e indagine esistenziale. E l'America delle madri di Plaza de Mayo, dei minatori boliviani, delle tante etnie indios, l'America che si sta aprendo a un'imprevista speranza di riscatto e giustizia, sa essere molto generosa: di emozioni, stimoli, idee, per un ritorno a casa che sia anche una nuova stagione di impegno. Nato a Cortona (Arezzo) nel 1945, Barbini ha dedicato alla politica tutta la sua vita: eletto sindaco della sua città a soli 25 anni, storico amico di Francois Mitterand, diviene prima presidente della Provincia di Arezzo e poi, per 15 anni, assessore della Regione Toscana.</p>
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Quello di Tito Barbini mi è sembrato un libro composito, impegnativo e ricco di suggestioni. Si sente che l’autore non considera il viaggio come un semplice percorso alla scoperta di novità, mondi e culture lontane dalla propria civiltà. Piuttosto quello che emerge dalle pagine è un cammino condiviso con gli altri, che siano i minatori boliviani o gli indios dell’America centrale. Il tutto senza dimenticare le proprie origini, gli impegni e le responsabilità che l’uomo politico si porta sempre dietro. Non un semplice diario di viaggio quindi, ma un’esperienza multiculturale, in grado di restituirci il piacere della scoperta unito alla consapevolezza, inevitabile, del ritorno.

Ho viaggiato anch’io assieme a Tito Barbini, autore di Le nuvole non chiedono permesso. Dalla Patagonia all’Alaska. Cento giorni a piedi e in corriera. Ho viaggiato e mi sono sentita partecipe delle sue emozioni, perchè il lungo tragitto - dalla Patagonia all’Alaska - che Tito ha percorso a piedi, in treno o in corriera, non è stato solo un viaggio nella geografia, ma anche un percorso dentro se stesso per riscoprire motivazioni e ideali in un momento difficile della sua vita. Perchè questo volume scritto in modo semplice e accattivante non è solo un diario di viaggio, bensì un cammino a ritroso tra i miti di gioventù dell’autore, e una riflessione politica. Che inevitabilmente compiamo anche noi assistendo - attraverso gli occhi di Tito - alla dolorosa dignità delle madri di Plaza de Mayo, alla disperata resistenza dei minatori boliviani, al desiderio di giustizia degli indios. Un libro che resta dentro.