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Ho apprezzato Buticchi ne «La Voce del destino
e’ il primo libro che ho letto di questo scrittore. Mi e’ piaciuto molto. Piacevole la lettura e la diversificazione in varie epoche temporali della trama . Sicuramente leggero’ altri libri di questo scrittore. Il voto giusto sarebbe 4 e ½ . Non e’ un capolavoro, ma e’ un buon libro la cui lettura risulta piacevolissima.
Allora, sono vivi? I nostri soccorritori arriveranno in tempo o il pianto liberartorio della nostra eroina è un abbandono all’inelluttabile? Ho 62 anni e leggo abbastanza. Visto che ho fatto una fatica bestiale a leggere fino a metà, ho deciso, evidenziatori alla mano, a segnare le vicende in ordine cronologico e la lettura si è fatta un po’ più agevole: l»entrelacement» o la» paralletteratura» forse non è per tutti. Quando e se leggo un romanzo, nei rari momenti di relax, cerco l’avventura, la suspence, l’amore se c’è… ingredienti presenti nel libro e che comunque ti tengono incollata alla lettura anche senza i suddetti trucchi. Quante volte sono stata tentata di lanciare fuori dal finestrino il libro per lo stress che mi provocava nonostante la storia avvincente! Mi ha trattenuto lo spreco di 430 pagine di carta (riciclabile). Leggo Wilbur Smith e Clive Cussler: evitiamo commenti. Il titolo: sorvolando su PIETRE, il nostro amato protagonista Giunio era DELLA Luna? La copertina: la Lunigiana, all’epoca era cosparsa da CRATERI? L’ultima avventura… esagerata. E il finale, che ti lascia in bocca il gusto dello stecchino dopo aver mangiato il pinguino? Ci fosse stato almeno un «continua….»
faccio fatica a dare un giudizio alto in quanto a mio avviso il romanzo tratta tante storie ed epoche che il lettore rischia di andare in confusione, il finale un po’ lunghetto. comunque BUTICCHI rimane un grande scrittore