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la Campo con gli ultimi due romanzi ha fatto un clamoroso buco nell’acqua. Ci ha abituati ad un buon inizio ma s’è persa per strada.
il libro peggiore che io abbia mai letto, solo una descrizione di rapporti sessuali e nulla di più. peccato, la Campo questa volta ha veramente toppato. Non lo consiglio per nulla.
In questo nuovo romanzo della Campo è forte il modo in cui la protagonista si espone e rischia e si rimette in gioco, corpo, anima, ricordi batoste paure tutto un po’ da kamikaze, ma con la consapevolezza che di alternative reali non ce ne sono altre. E’ l’immagine del centro di dolore/piacere/memoria, dell’aprirsi che e’ forte e bellissima. e poi il rapporto con l’islamismo e con il giovane Suleiman, e il modo in cui la protagonista parla del corpo e del sesso, dopo averlo letto ho risentito come le parole possono avere ancora tutto il loro potere magico primordiale intatto
Ieri sera ho riletto DI NUOVO le prime 35 pagine delle lezioni di arabo. mi è ripiaciuto ancora di piu’!!!!!!!! Il capitolo dove lei lo vede per la prima volta al grill di Hassan sedutol li’ e lo descrive è PERFETTO ci sono frasi lunghissime ma talmente giuste che manco te ne accorgi che sono lunghe cosi’, anzi vorresti che non finissero mai, scorrono come acqua. c’hai la magia di queste frasi lunghe, una meraviglia, un prodigio, e chi le sa fare delle frasi cosi’, che… maestria!. come una soprano quando fa i suoi vocalizzi prodigiosi e che sembra che non fa fatica e per di più ci fa passare la bellezza e ti fa accapponare la pelle dall’emozione pero’ lo senti che è una cosa che mica sanno fare tutti, è arte