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noioso , ripetitivo e veramente nulla di nuovo. saltato pagine e infine portato in una compravendita di libri usati. Ad maiora!
Il tema trattato potrebbe sembrare banale, ma la scrittura,decisamente di qualità,lo nobilita. Bella anche l’idea di costruire un «romanzo all’interno del romanzo»: il primo si lega al secondo perchè in entrambi la protagonista è costretta ad accettare i suoi limiti. Nel caso della ragazzina Down, questa accettazione si fa ancora più struggente. Insomma, mi è piaciuto molto e, se la storia fosse autobiograica - come temo - mi dispiacerebbe moltissimo per l’autrice, che sicuramente merita un uomo migliore del Vittorio del libro: è una donna non solo sensibile ma anche intelligente e profonda. Peccato solo un piccolissimo particolare: un «AUT AUT» scitto erroneamente «OUT OUT»… Ma questa è un’inezia rispetto a un intero libro scritto davvero bene. Ottimo esordio.
Un libro che parte come un diesel. Lento ma pian piano si arricchisce sempre di più fino al finale. Fa riflettere,non banale. Mi è piaciuto molto. Esordio promettente.
Un commento stranamente animoso e controcorrente mi ha spinto ad acquistare il libro, che altrimenti non avrei comprato. Invece sono grato alla lettrice che legge a pagine alterne, perchè mi ha permesso di leggere un libro molto gradevole. Innanzitutto, cosa ormai rara, scritto in un italiano perfetto. Forse abituati ai Saviano e ai Carofiglio, che fanno tanto intelligente, questo particolare a lettori occasionali può apparire marginale, per me è essenziale. La storia non è un giallo ( ma neppure una melensa storia d’amore, forse va interpretata)quindi non ci sono «sorprese