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Le avventure tragicomiche di Marcovaldo, oltre a fare sorridere ed intrattenere, faranno anche molto riflettere. Lo lessi a scuola da piccolina ma sicuramente la rilettura nell’età adulta è stata quella a rivelarmi la vera natura del libro e a farmelo apprezzare ancora di più.
in mezzo alla città di cemento e asfalto, Marcovaldo va in cerca della Natura. Ma esiste ancora la Natura? quella che egli trova e’ una natura dispettosa, contraffatta, compromessa con la vita artificiale. Personaggio buffo e melanconico, Marcovaldo e’ il protagonista d’una serie di favole moderne, dove Italo Calvino e’ andato segnando, come in un suo block-notes, avvenimenti impercettibili di una grande città industriale, quali possono essere il passaggio d’una nuvola carica di pioggia o l’arrivo mattutino d’uno sbuffo di vento. Quando le avventure di Marcovaldo hanno raggiunto un bel numero, seguendo come in un colorato calendario l’alternarsi delle stagioni, calvino le ha disperse in un libro. Partite come divagazioni comico-poetiche sul tema-tipico del neorealismo del dopoguerra-della piu’ elementare lotta per la vita, le venti favole di Marcovaldo arrivano alla satira del «miracolo economico§ e della civiltà del consumo, ma sempre restano fedeli a una classica struttura narrativa:quella delle storielle e vignette dei giornalini dell’infanzia. Marcovaldo e’ stato pubblicato in prima edizione nel 1963.
in mezzo alla città di cemento e asfalto, Marcovaldo va in cerca della Natura. Ma esiste ancora la Natura? quella che egli trova e’ una natura dispettosa, contraffatta, compromessa con la vita artificiale. Personaggio buffo e melanconico, Marcovaldo e’ il protagonista d’una serie di favole moderne, dove Italo Calvino e’ andato segnando, come in un suo block-notes, avvenimenti impercettibili di una grande città industriale, quali possono essere il passaggio d’una nuvola carica di pioggia o l’arrivo mattutino d’uno sbuffo di vento. Quando le avventure di Marcovaldo hanno raggiunto un bel numero, seguendo come in un colorato calendario l’alternarsi delle stagioni, calvino le ha disperse in un libro. Partite come divagazioni comico-poetiche sul tema-tipico del neorealismo del dopoguerra-della piu’ elementare lotta per la vita, le venti favole di Marcovaldo arrivano alla satira del «miracolo economico§ e della civiltà del consumo, ma sempre restano fedeli a una classica struttura narrativa:quella delle storielle e vignette dei giornalini dell’infanzia. Marcovaldo e’ stato pubblicato in prima edizione nel 1963.
Un libro molto interessante e sicuramente da leggere. In alcune parti del romanzo si puo veramente ridiere di gusto, in altre ci si riempe di trstezza perchè questo libro racconta la vita ( in un modo un pò estremo) di un lavoratore e secondo me ognuno puo identificarsi nel protagonista.