Marmo pregiato e legno scadente. Albert Einstein, la relatività e la ricerca dell'unità in fisica Scarica PDF EPUB

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Titolo: <strong>Marmo pregiato e legno scadente. Albert Einstein, la relatività e la ricerca dell'unità in fisica</strong></br></br>
Autore: <strong>Pietro Greco</strong></br></br>
Editore: <strong>Carocci</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2015</strong></br></br>
EAN: <strong>9788843075195</strong></br></br>

<p>Nel 1915, cento anni fa, Albert Einstein rende pubblica per la prima volta a Berlino la sua teoria della relatività generale. È una delle più grandi conquiste nella storia del pensiero. E ancora oggi costituisce uno dei fondamenti della fisica. Ma Einstein è insoddisfatto. Definisce l'equazione che la descrive come un monumento composto da marmo pregiato (la parte che riguarda il campo gravitazionale) e da legno scadente (la parte che riguarda la materia), e si pone alla ricerca di una teoria ancora più generale - una teoria del tutto - che unifichi l'intera fisica. Ma Einstein non riuscirà a portare a termine questa ricerca e ancora oggi essa costituisce la sfida più grande per i fisici.</p>
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Nel libro c’è un sunto del tentativo di Einstein di pervenire ad una teoria totale che salvasse il realismo e la causalità, cercando di unificare la gravità con l’elettromagnetismo. Problema non risolto, e che rimane uno dei problemi fondamentali della fisica odierna, ricordando che intanto vanno considerate altre due forze, l’interazione debole e l’interazione forte. Stimo Pietro Greco avendone letto già qualcosa in rete, ma ho il dubbio che nel testo ci sia un errore fondamentale, forse di stampa, che confonde le idee, a me che ho già letto di questi temi, ma figuriamoci a chi ne è a digiuno. Mi riferisco a quanto scritto a pag. 86: Einstein tenta di respingere l’idea che «Dio non gioca a dadi col mondo» e che la nuova meccanica dei quanti è solo una via transitoria. (???) Semmai è il contrario. Infatti a pag. 113 viene riportato un frammento di una lettera di Einstein a Max Born: «tu ritieni che Dio giochi a dadi col mondo, io invece credo che tutto obbedisca ad una legge…». Ho pure controllato per scrupolo sul dizionario Treccani il termine respingere. Insomma già la materia è ostica di per sé, se poi ci aggiungiamo elementi di confusione stiamo a posto. L’errore meriterebbe un uno d’incoraggiamento come diceva un mio professore di matematica del liceo. Io ho fatto una media tra uno e cinque e conferisco il tre.