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Massacri e cultura. Le battaglie che hanno portato la civiltà occidentale a dominare il mondo

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Titolo: <strong>Massacri e cultura. Le battaglie che hanno portato la civiltà occidentale a dominare il mondo</strong></br></br>
Autore: <strong>Victor Davis Hanson</strong></br></br>
Editore: <strong>Garzanti Libri</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2002</strong></br></br>
EAN: <strong>9788811692881</strong></br></br>

<p>La supremazia militare dell'Occidente è ormai da secoli un fatto indiscutibile. Gli occidentali hanno saputo utilizzare la loro civiltà per uccidere altri popoli, per fare la guerra con tecniche sempre più micidiali e spesso senza subire perdite. Victor Davis Hanson indaga le ragioni e i modi di questa vicenda raccontando nove celebri battaglie, da quella di Salamina nel 480 a.C. all'offensiva del Tet nel 1968.</p>
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<strong>Massacri e cultura. Le battaglie che hanno portato la civiltà occidentale a dominare il mondo</strong> è un libro di Victor Davis Hanson pubblicato da Garzanti Libri <br/><strong>Massacri e cultura. Le battaglie che hanno portato la civiltà occidentale a dominare il mondo</strong>,  <strong>Massacri e cultura</strong>. <strong>Le battaglie che hanno portato la civiltà</strong> <br/><strong>Le battaglie che hanno portato la civiltà occidentale</strong> a  <strong>Le battaglie che hanno portato</strong>nare <strong>il mondo</strong>.  <strong>Massacri e cultura</strong>. <strong>Le battaglie che hanno portato</strong> la <br/><strong>Massacri e cultura. Le battaglie che hanno portato la civiltà occidentale a dominare il mondo</strong> PDF Download. Benvenuto a Chekmezova - <strong>Massacri e cultura</strong>. <strong>Le battaglie</strong> <br/>Acquista online il libro <strong>Massacri e cultura. Le battaglie che hanno portato la civiltà occidentale a dominare il mondo</strong> di Victor Davis Hanson in offerta a prezzi <br/><strong>Massacri e cultura. Le battaglie che hanno portato la civiltà occidentale a dominare il mondo</strong>: La supremazia militare dell'Occidente è ormai da secoli un fatto <br/>HANSON Victor Davis, <strong>Massacri e cultura. Le battaglie che hanno portato la civiltà occidentale a dominare il mondo</strong>. GARZANTI. MILANO. 2002 pag 571 8° cartine 
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Volume interessante, ben scritto, ben strutturato e molto leggibile. Le battaglie riportate come esempio della superiorità militare occidentale sono scelte con un criterio che l’autore non spiega. Perché Canne e non Zama? Perché l’offensiva del Tet e non ad esempio l’offensiva dei boxer in Cina? Zama fu una vittoria dell’occidente, mentre Canne fu una sua sconfitta. L’offensiva del Tet fu una vittoria occidentale su di un esercito che comunque combatteva con metodi ed armi ormai occidentalizzati, mentre nello scontro con i boxer si scontrarono effettivamente due scuole: quella orientale e quella europea e la seconda prevalse grazie ad addestramento e disciplina superiori. La risposta che l’autore non dà, ma emerge dalle pagine del libro scritta tra le righe, è che l’occidente ha prevalso non tanto grazie a formazioni più addestrate o a metodi di combattimento più sofisticati, quanto ad una diversa concezione dello scontro militare. Interessante è la considerazione che l’autore fa a proposito della battaglia di Lepanto in cui l’equipaggio della flotta cristiana sapeva che anche in caso di sconfitta non avrebbe subito punizioni, mentre il ‘Padiscià’ turco avrebbe preteso non poche teste. Canne è stata scelta (l’autore lo fa capire, ma non lo dice) perché non ostante la sconfitta i romani furono in grado in meno di un anno di rimettere in campo circa ottantamila uomini, mentre Cartagine non fu in grado di farlo (o non volle farlo?). A fine libro, una domanda è d’obbligo: la scuola militare occidentale ha vinto grazie ad una superiorità intrinseca o non sono stati piuttosto una serie di fatti fortuiti ad imporla al mondo come la più progredita ed efficiente? Come mai nelle accademie militari (e non solo) ancora si studiano le battaglie di Gengis Khan e ’L’Arte della guerra’ di Sun Tzu? Questo l’autore non lo spiega.