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Noiosissimo!! Una noia mortale… La Rice è riuscita a fare strike per quanto riguarda l’assassinio dei suoi stessi personaggi, questa volta. Non solo era già riuscita ad ammazzare il povero Lestat (tramutandolo in un eroe innocente e senza pecche, dal fascino oscuro e alquanto dubbio fin dal secondo romanzo), ma in questo romanzo riesce pure a disintegrare quel poco di valore che era rimasto nei personaggi di Louis e di Claudia. Pure loro massacrati sotto la penna ingrata della Rice che, pur di raccontare la sua bella storia d’amore fra il romantico cacciatore e la oscura (e banale) streghetta, non ha avuto riguardi nel ammazzare definitivamente le idee per le quali deve la sua fama. Sconsigliatissimo a coloro che sono rimasti affascinati dalle idee del primo libro «Intervista col vampiro» e che sperano di ritrovarle in questo noiosissimo volume. Tanti bei trucchi sprecati per raccontare il nulla più completo… Altro che magia. E’ la morte delle idee.
Nulla sarà mai all’altezza dell’ora delle streghe! Comunque bella l’atmosfera di New Orleans, belle le saghe dei Mayfair, anche quelle dei cugini delle paludi, come in questo caso. Noiosi i vampiri ma se ce li dobbiamo tenere per leggere un pò di stregoneria vada pure.
Quando ho letto la trama mi aspettavo una storia ben diversa, pensavo (e speravo) che Claudia c’entrasse molto di più, peccato, invece è più che altro la paranoia che infesta la mente di Louis. Nonostante alcune parti abbastanza lente devo dire che il finale è spettacolare, lascia aperte mille altre storie riguardo a Lestat e Louis. Considerando il finale che la Rice lascia aperto mi aspetto almeno un altro volume sulla saga dei Vampiri che veda come protagonista Louis, il vampiro che ha aperto la saga e che più ho amato per il suo essere un vampiro ancora estremamente umano.
Premetto che ho tutti e otto i libri delle cronache dei vampiri compreso Pandora che fa parte delle nuove cronache. Devo dire però che la Rice dopo Scelti dalle tenebre ha veramente deluso le mie aspettative. Intervista col vampiro è stato uno dei libri più belli che io abbia mai letto, Scelti dalle tenebre quasi altrettanto bello. La regina dei dananti, però che dire?Una specie di minestrone riuscito male! Le unike pagine che mi hanno entusiasmato sono state quelle che parlavano di Daniel e Armand e Armand con marius. Anndando avanti, il ladro di corpi, una emerità scemenza, Memnoch il diavolo si salva solo per la presenza di Armand. Con armand il vampiro la Rice a mio parere si è un pò risollevata ma è ricaduta parekkio in basso con l’uscita di Merrik la strega che veramente non riesco a trovare il termine per descrivere quest’ultimo romanzo…forse sarebbe giusto definirlo…il più brutto tra i libri delle cronache dei vampiri. Noioso, più potente della valeriana. Fa venire il sonno anke dopo aver bevuto cinque caffè. Un’altra cosa che proprio non capisco della Rice: ma perkè non cerca di mettere un pò più in luce il personaggio di Armand, dato che è l’uniko personaggio che veramente merita all’interno dei suoi racontti?Lestat fa veramente venire il latte alle ginocchia…ke pizza con questa sua immortalità!Il voto due è solo per Merrik, ma se dovessi dare un voto globale darei un tre tirato solo grazie ai primi due romanzi della saga più Armand il vampiro.