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«Mi ami e non lo sai» è la storia di un ragazzo che ha una vita piuttosto ordinaria, a cui però inaspettatamente capita un’ occasione e grazie a questo troverà qualcosa di (forse) ancor più speciale ed importante. Ammetto che inizialmente, pur essendo interessata a questo romanzo, l’ avevo un po’ sottovalutato, ma poi, effettivamente, mi ha stupito positivamente e mi è proprio piaciuto molto. Innanzitutto è scorrevole e questo me lo aspettavo, poi è pervaso molto naturalmente da un’ ironia mai esagerata e mai forzata. È una lettura non impegnativa e mi sono spesso ritrovata a sorridere. Mi sono anche ritrovata un po’ commossa, non per tristezza, ma per la tenerezza di certe situazioni semplici e comuni, ma così vere ed in cui ci si può ritrovare, da riuscire a toccare in profondità. Mi ha dato un senso di serenità e tranquillità. Forse leggo troppi libri che mi mettono ansia e mi fanno innervosire, questo è tutt’altro e ho molto bisogno anche di libri così, che fanno passare qualche ora in piacevole compagnia di personaggi in cui ci si può rivedere, li trovo rigeneranti. Penso sia carina ed interessante l’ idea di abbinare i capitoli a dei film, aggiunge senso ed ordine al tutto rendendo la storia più particolare. Nel romanzo è presente anche la parte della storia romantica, ma non si fossilizza su questo. Si parla di rapporti di amicizia, con i genitori e con la famiglia e vengono raccontate diverse situazioni vissute dal protagonista, che danno spunti di riflessione su vari argomenti. Inoltre è un libro che parla anche di libri e di scrittura e questo mi piace sempre, da appassionata quale sono.