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ci sarebbero diversi motivi per NON parlare bene di questo libro intanto i giudizi dei critici riportati prima dell’inizio sono davvero troppo trionfalistici - ma vabbé questo non é colpa dell’autore in primis quindi la sensazione costante di deja vu, insomma questa storia l’abbiamo giá letta, no? il riferimento piú vicino é il Culicchia cupo-recriminatorio di Tutti giú per terra e quello piú protest e giocoso del Paese delle Meraviglie. poi - il forte squilibrio tra le due parti, la prima sul registro farsesco e spesso davvero risaputa, la seconda piú cupa, realistica e se vogliamo sentita epperó: in qualche suo modo scapestrato e talvolta slabbrato il romanzo funziona, non fosse altro per la descrizione davvero claustrofobica e in qualche maniera inquietante della vita in fabbrica, dei suoi rituali, e anche per alcuni tocchi sentimentali - che appaiono veri e vissuti - nel finale e in effetti la veritá é che non ci servono sempre romanzi perfetti o immensamente ambiziosi ma a volte ci piace accontentarci di qualcosa di semplice e fresco e consapevoli dei propri limiti
Nel giudicare un libro spesso si parte avendo una gran prevenzione. Io ho avuto questo libro come regalo, senza sapere chi fosse l’autore e senza conoscere la pubblicità che ha avuto dietro l’ho mediamente apprezzato. È scritto in modo semplice, coinvolgente ed a tratti anche divertente, capita raramente di annoiarsi. La trama non è un granché: è la vita di un ragazzo come tanti con situazioni che saranno capitate a molti di voi che state leggendo ora. Dunque c’è parecchio di prevedibile nel romanzo, ma anche qualcosa che non mi sarei aspettato. La fine infatti mi ha lasciato qualcosa, mi ha coinvolto come non mi sarei aspettato dalle prime pagine. Non rimarrà uno dei miei libri preferiti, ma sicuramente è molto meglio di tanta «roba» che va in giro al momento e che mette solamente tanto «male di vivere» addosso. Ha un messaggio, ha un fine e, se vogliamo dirla tutta, si collega anche ad una decente tradizione letteraria.
Divertente, in alcune parti non puoi trattenerti dal ridere ad alta voce, mentre in altre avevo le lacrime agli occhi… la descrizione della vita di un adolescente, abbandonato dalla madre, con padre e una sorella (la foca monaca) chiusi in loro stessi, che vuole apparire forte, un bullo, ma in realtà è fragile e sensibile e ha bisgogno come tutti di amore…
bel libro,che si legge volentieri e che può servire ai ragazzi della stessa età del protagonista,divertente ma che ha una sua morale.