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Nel libro si trova la conferma dei discorsi fatti in famiglia e fra amici ai tempi della vicenda prodiana. Alla Dc e all’ex Pci, l’uno in crisi per tangentopoli e l’altro per la caduta del muro di Berlino e dell’Urss, Prodi propose una strada unificante per adeguare il paese ai tempi mutati. Il progetto ebbe tale successo che … entrambi i partiti si trovarono d’accordo nell’affossarlo, temendo la fine sia dei soggetti politici sia della loro dirigenza. Oggi, per aver rifiutato un liberale di sinistra, il Pd è stato conquistato dal centro. Di Berlusconi il professore quasi non parla: infatti, dal suo punto di vista, che dirne ? Ma il libro ha un respiro molto più ampio della vicenda italiana e abbraccia il nascere della moneta unica europea e lo scenario mondiale con le sue crisi, conflitti e sviluppo. Ebbene sorprende non solo la lucidità delle analisi del professore, ma anche il fatto che dal gran parlare di tali argomenti in talk show e giornali, non ci sono giunte le notizie che ci aiuterebbro a capire meglio quanto accade e accdde. Prodi ci fornisce dati poco noti sui suoi rapporti con Putin gli errori sulla questione oggi tanto dibattuta sulla detronizzazione di dittatori senza un’idea delle conseguenze per gli stessi popoli che si voleva aiutare il leaderismo zoppo della Germania le strade politiche che andrebbero seguite per affiancare le questioni economiche della globalizzazione. Si capisce perché il professore sia molto desiderato fuori dai nostri confini e si capisce perché venga messo in non cale dalla politica nostrana. Addio a Prodi ? Lui dice che è altrove e che è vecchio, ma G. Carli e A. Ciampi accettarono il ministero economico all’età attuale di Prodi, e siamo in tempi in cui un recente ex premier riappare ? per dirci che scompare, notizia ‘letta’.
Lunga intervista e assolutamente non in ginocchio di Marco Damilano a Romano Prodi, grande protagonista della politica italiana ed europea degli ultimi trentacinque anni. Ammette errori e vittorie. Rimarca la differenza di approccio ai problemi politici rispetto a esponenti, sia italiani, sia europei. Ricorda che l’attuale politica della Germania può portare solo alla distruzione dell’Europa. E’ contro la decrescita felice. Si rammarica dell’assenza di personaggi di spicco in Europa e della chiusura dei singoli stati rispetto ai problemi esterni.