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Primo ed ultimo libro di Cussler che leggo. Delusione assoluta. Trama inesistente, dialoghi mosci e scontati, un fumetto di serie B. Terminato come «fioretto».
Ho letto quasi tutti i libri di Cussler e concordo con i molti che ritengono che il periodo di maggior estro dell’autore sia ormai alle spalle. Ciò detto la lettura dei suoi libri è sempre godibile, c’è sempre qualche trovata originale o particolarmente avvincente, anche se Kurt Austin secondo me non si dissocia abbastanza da Dirk Pitt, finendo penalizzato in questo senso dal confronto impegnativo con quello che i fans di Cussler ritengono a ragione il loro idolo. Comunque, tranne qualche tratto del racconto un pò inverosimile e tante, forse troppe, circostanze favorevoli ai nostri eroi nei momenti critici, il libro ha degli spunti interessanti e, soprattutto nell’ultimo terzo circa, un incalzare delle azioni che ricorda in parte i suoi migliori libri.
Premetto che sono un fan di Cussler, ma questo racconto mi ha abbastanza deluso.Non c’è quella suspence dei libri precedenti ( atlantide, tesoro oppure l’oro dell’ inca), si perde in una storia con dei salmoni geneticamente modificati assurdamente feroci. La storia del dirigibile tedesco con le mummie vecchie di decenni in un caso e secoli nell’altro è campata in aria. Comunque Kemprecos è a mio avviso un’ imrattacarte senza nessun talento per scrivere. Sarebbe meglio che Cussler scriva da solo i suoi libri. Almeno sono originali e non perdono colpi. CIAO
Kurt Austin e’ un tipo interessante ma nei precedenti episodi era meglio. E’ un degno erede di Pitt. Il personaggio ha bisogno di qualche aggiustamento inoltre il rapporto con Zavala e’ un po’ «impersonale».