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Morte nella steppa. Yeruldelgger

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Titolo: <strong>Morte nella steppa. Yeruldelgger</strong></br></br>
Autore: <strong>Ian Manook</strong></br></br>
Editore: <strong>Fazi</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2016</strong></br></br>
EAN: <strong>9788876258800</strong></br></br>

<p>Non comincia bene la giornata di un commissario mongolo se, alle prime luci dell'alba, in una fabbrica alla periferia della città, si ritrova davanti i cadaveri di tre cinesi, per di più con i macabri segni di un inequivocabile rito sessuale. E la situazione può solo complicarsi quando, poche ore dopo, nel bel mezzo della steppa, è costretto a esaminare una scena perfino più crudele: i resti di una bambina seppellita con il suo triciclo. Quello che però il duro, rude, cinico ma anche romantico commissario Yeruldelgger non sa è che per lui il peggio deve ancora arrivare. A intralciare la sua strada, e a minacciare la sua stessa vita, politici e potenti locali, magnati stranieri in cerca di investimenti e divertimenti illeciti, poliziotti corrotti e delinquenti neonazisti, per contrastare i quali dovrà attingere alle più moderne tecniche investigative e, insieme, alla saggezza dei monaci guerrieri discendenti di Gengis Khan. Sullo sfondo, una Mongolia suggestiva e misteriosa: dalla sconfinata Ulan Bator alle steppe abitate dagli antichi popoli nomadi, un coacervo di contraddizioni in bilico fra un'antichissima cultura tradizionale e le nuove, irrefrenabili esigenze della modernità. Yeruldelgger dovrà compiere un viaggio fino alle radici di entrambe, se vorrà trovare una soluzione per i delitti, e anche per se stesso. Un thriller classico, a tinte forti, con un'ambientazione unica, in cui pagina dopo pagina si susseguono le scene ad alta tensione e ogni calo di emotività è bandito.</p>
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FONDAZIONE PER LEGGERE - BIBLIOTECHE SUD OVEST MILANO Sede legale: P.zza Marconi 1 - 20081 Abbiategrasso (MI) Sede operativa: Via Alzaia Naviglio <br/>In libreria il secondo capitolo di <strong>Yeruldelgger</strong> 8 maggio 2017 . Dopo <strong>Yeruldelgger</strong>, <strong>Morte nella steppa</strong>, il noir francese più premiato degli ultimi dieci anni, arriva <br/>Nel V secolo, Isidoro di Siviglia spiegò l'allora corrente relazione tra codex, libro e rotolo <strong>nella</strong> sua opera Etymologiae (VI.13): "Un codex è composto da molti <br/><strong>Nella</strong> ventosa cittadina di Haugesund, sui fiordi norvegesi, il giornalista Viljar Ravn Gudmundsson dovrebbe godersi il meritato successo. Solo qualche anno prima <br/>Un omicidio non è un omicidio se non c'è un cadavere, e il cadavere di Liane Bellion non si trova. Eppure ci sono schizzi di sangue <strong>nella</strong> sua camera d'albergo.<br/>DivX|DvDRiP|01  Pack: Dim. Nome File #1 : 1.8G: 31.2016.iTALiAN.DTS.BRRip.x264.RIP-CaMik.mkv: Download #2 : 1.4G: 
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Polpettone esageratamente truculento, con punte di assurdità! Nel bel mezzo della Mongolia troviamo la minaccia di dire tutto al giornale La Nazione e il Messaggero! troviamo degli italiani con la maglietta della lazio! troviamo una vecchia in mezzo alla steppa,che parla come un premio nobel. La trama è americaneggiante: c’è il solito superpoliziotto sfigato che sta sulle scatole a tutti, la corruzione, i cinesi e le fantasie filosofiche dei bonzi. Uniche note interessanti le consuetudini leggendarie dei mongoli, che spero siano vere almeno quelle. Il movente di tutto questo sfacielo è semplicemente assurdo.

Ho deciso di viaggiare per il mondo leggendo ( per ora altro non posso fare…) e questo libro mi ha fatto scoprire la Mongolia ( e Ulan Bator, la sua capitale) , un paese lontano e mitizzato dalla storia e dalle leggende. “Morte nella steppa. Yeruldelgger” ,di questo autore a me sconosciuto, Ian Mannok, non è solo un giallo ben scritto e ideato ( i personaggi sono tanti e con diverse personalità, tutte ben delineate e con caratteristiche originali), con una trama credibile e una storia avvincente, appassionante e lunga ( forse 500 pagine e oltre sono troppe, ma in realtà non saprei cosa togliere), ma anche un romanzo storico e antropologico, dove non mancano i riferimenti a (ovviamente) Gengis Khan, il regime comunista sotto il controllo dell’URSS, l’attualità fatta di enormi contraddizioni, povertà e disagio sociale. Ed è un continuo rimando alle tradizioni popolari secolari che l’autore ripercorre grazie al personaggio principale ( Yeruldelgger), e ci porta nelle viscere di una capitale alienata, nelle praterie di una bellezza mozzafiato, e ci fa anche gustare i piatti tipici mongoli all’interno delle yurta (le tipiche case dei nomadi mongoli). Belle ed importanti le figure femminili della storia. Leggendo questo libro sono riuscito ad immaginare l’ambientazione, quasi a vederla realmente, e mi ha incuriosito un mondo e un popolo che non conoscevo. Attendo il secondo capitolo della storia…

sicuramente una ventata di novità nel panorama degli scrittori internazionali. l’ambientazione fascinosa, la fluidità della scrittura, la storia che ti coinvolge nonostante nella descrizione dei delitti si intraveda la vena sadica di Jean Chistophe Grangé, ne fanno un romanzo ben al di sopra della media. benvenuto Ian Manook, continua così

Bello, scritto bene, appassionante, con personaggi incisivamente delineati e con un contesto descritto in modo superlativo. Qualche eccesso nelle descrizioni violente non scalfire il valore del libro.

Una interessante scoperta di un personaggio cosi lontano e al tempo stesso cosi’ vicino al nostro modo di immaginare un poliziotto …. Finale a sorpresa …. Buona la prima , Ian