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» … quando tutto ciò che volevo era incontrarmi con Bill sotto le gradinate e fare sesso con lui, là, in quel momento. Volevo che mi tirasse giù i pantaloni e mi prendesse, volevo che mi facesse gemere.» Ecco, mettiamola così. Se in 3 righe si volesse spiegare lo «spessore morale» della nostra protagonista Sookie ? beh, si potrebbero adottare serenamente le tre riportate sopra. Rendono appieno l’idea di cosa frulli in testa a quella ragazza per circa un buon 80% della giornata. Ma in fondo mi fa quasi compassione. Il suo dead boyfriend Bill, oltre ad essere di un’antipatia ineguagliabile, quando non fa sesso morde e quando non morde ? dorme in una bara. Per non parlare di quando fa sesso e contemporaneamente morde. Lo giuro, non riesco a capire che diavolo di relazione sia la loro. Al di la dell’evidente appagamento fisico e della sensazione di libertà mentale provata da Sookie quando è con Bill (in quanto, non potendo leggergli nel pensiero, Sookie non è costretta a tenere erette le barriere psichiche che è solita usare con le persone normali) non hanno instaurato nient’altro! Il dialogo è praticamente assente e le passioni reciproche che potrebbero avere ? è un’ipotesi che l’autrice non considera nemmeno. Bah. Non credo che proseguirò con la saga. … frustration.
Oggi ho concluso questo libro e sono riuscita ad apprezzarlo più del primo della serie. Il romanzo racconta un’altra avventura della protagonista Sookie Strackhause, ora alle prese con la misteriosa scomparsa di un vampiro di Dallas a cui a lei viene dato l’incarico di cercarlo. Contemporaneamente a Bon Temps viene trovato morto Lafayette, amico e collega di Sookie, che sembra essere stato ucciso dal poliziotto Andy e la verità porterà poi ad una macabra orgia clandestina. Per quanto riguarda il lato sentimentale, Sookie rimane ancorata al suo vampiro, Bill, ma qualcosa sembra incrinarsi e lì pronto non potrà non esserci Eric. Qui quest’ultimo comincia a farsi davvero interessante ed io naturalmente tifo per la coppia Sookie-Eric. I motivi per cui questo libro mi è piaciuto più del primo possono essere molti, tra i quali il fatto che qui al mare l’unica cosa bella che ho da fare è leggere e sto divorando un libro dopo l’altro senza interruzioni inoltre ho riscontrato diversi miglioramenti nella storia, forse perché il primo romanzo è stato un’introduzione e quindi i suo scopo era quello di introdurre i personaggi e gli avvenimenti ma qui… finalmente si parte. Poi, Sookie, che nel libro precedente mi è sembrata molto stupida e ingenua, qui mi è piaciuta maggiormente. In altre parole questa è una serie che consiglio di leggere anche se l’inizio non è il massimo. Da questo libro è tratta la seconda stagione di “True Blood” e secondo me è preferibile leggere prima il romanzo perché la serie, pur non avendola guardata, mi sembra più volgare e i personaggi risultano più brutti di quelli che si immaginano leggendo.
Carino e scorrevole. Il personaggio di Sookie è davvero aprticlare e molto ‘umano’, altro che super eroine belle e dannate! Mi diverte proprio questa normalità in un caos di eventi del tutto anormale. Vediamo cosa succede più avanti!
eccomi al secondo della saga.Carino, leggero e leggibile.Mi diverte molto seguire il filo dei pensieri della protagonista, così «normale».