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Murata viva. Prigioniera della legge degli uomini

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Titolo: <strong>Murata viva. Prigioniera della legge degli uomini</strong></br></br>
Autore: <strong>Leila</strong></br></br>
Editore: <strong>Piemme</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2008</strong></br></br>
EAN: <strong>9788838488573</strong></br></br>

<p>È mezzanotte. Leila, giovane marocchina cresciuta in Francia, sta dormendo della piccola stanza che condivide insieme ai fratelli, quando la madre la sveglia. Le ordina di mettersi il suo vestito più bello e di preparare il tè per l'uomo seduto sul divano della sala: lo deve accogliere come fosse un re. Leila non lo conosce. Eppure tra pochi giorni quell'uomo diventerà suo marito. Perché così ha deciso suo padre e, se lei oserà ribellarsi, la punizione sarà terribile. Per Leila è l'inizio di un incubo. Suo marito la tratta come una schiava, la picchia, la umilia. Per tre volte Leila tenta il suicidio. Solo la nascita di suo figlio Ryad le dà la forza di ribellarsi. A costo di essere ripudiata dalla famiglia, Leila chiede la separazione.</p>
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Leila è una ragazza di origine marocchina, nata e residente in Francia. La sua è una famiglia tradizionalista: la parola di suo padre è legge, la madre è succube volontaria. Lei ha però un carattere ribelle e aggressivo: x indispettirlo gli disobbedisce, fuma, mente, fugge da casa. Quando lui le impone un matrimonio combinato, picchiandola, si piega alla sua volontà, ma detesta il marito e soprattutto la suocera, cerca in ogni modo di provocare Mussa x indurlo ad allontanarsi. Unica gioia, la nascita del figlio Ryad. La vicenda è abbastanza banale, con un padre dispotico che s’impone x il presunto bene della figlia, e un uomo che si sposa solo x avere il diritto alla cittadinanza europea. Leila sogna la libertà delle compagne di scuola francesi, ma è legata alle tradizioni marocchine: odia l’importanza attribuita all’onore della famiglia e alla verginità, ma respinge con violenza anche la più innocente proposta di un ragazzo. Detesta le imposizioni del padre e la remissività della madre, ma non è capace di staccarsi da loro vorrebbe che qualcuno la aiutasse, ma rifiuta di parlare dei suoi problemi. Lei stessa è aggressiva e violenta col marito, fino a minacciarlo con un coltello esaspera Mussa x indurlo a picchiarla, al fine di ottenere il divorzio. Al di fuori dell’ambiente islamico, i suoi problemi familiari sono banali, e comuni a molte donne anche in Europa: un marito fannullone e opportunista, una suocera invadente, dispute sul lavoro, la casa, le faccende domestiche. Leila è una persona contraddittoria e immatura con problemi caratteriali e depressivi, infantile nei dispetti al padre, al marito, alla suocera dice di desiderare amore, ma è incapace di manifestarlo cerca di scaricare ogni responsabilità sugli altri anziché guardare in se stessa. Lo stile colloquiale è piacevole, ma la storia è banale forse la cosa più interessante è la descrizione delle tradizioni matrimoniali marocchine.

Un libro toccante, una scrittura scorrevole e una trama che fa male al cuore. Purtroppo ancora oggi le donne non sono libere, non sono padrone della propria vita, e ci sono realtà che noi occidentali non potremo mai capire veramente. La storia di questa donna, la sua tenacia mi ha toccato il cuore. Consiglio questo libro a tutti per capire, e riflettere ancora una volta sul mondo in cui troviamo.

Questo romanzo è sicuramente toccante e sconvolgente. Sono rimasta colpita dalla sincerità con la quale Leila ammette tutte le proprie debolezze. E anche da quanto amore, nonostante tutto, è riuscita a mantenere verso i suoi genitori riuscendo ad ammettere questa riflessione: «I miei genitori erano schiavi di un modo di pensare superato, che credevano andasse bene anche per me».

Ho vissuto 6 anni in Marocco, 4 in Egitto e 4 in Yemen. Questo libro ci mostra la verità nascosta (ma non molto) della condizione della donna nei paesi musulmani. Mi è fatto venire in mente la vita che alcune mie conoscenti avevano in questi paesi, ma anche in Francia.

Semplicemente bellissimo. Letteralmente divorato in un giorno, un libro che fa riflettere su argomenti che ignoriamo completamente eppure sono proprio vicino a noi. Molto ben scritto, riesce ad emozionare in modo sincero.