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Con questa ho letto tutte e nove le inchieste del commissario Wallander (Piramide l’ho letto in precendenza) Anche questo romanzo è di altisssima qualità: suspense, azione, indagini introspettive, il tutto sostenuto da ottimi dialoghi da un Wallander semplicemente meraviglioso,dal corollario di colleghi più o meno leali da un nemico feroce ed implacabile, sullo sfondo di un’ autunnale e nebbiosa Ystad. Senza nuove avventure, mi sentirò orfano di Wallander, ma considerata l’eccezionalità di questi romanzi, non escludo che, pur essendo gialli, li rilegga tutti a breve!
Come in tutti i romanzi dalla trama complicata, qualche «bug» è inevitabile, anche se uno è addirittura clamoroso. Nella media dei romanzi del ciclo di Kurt Wallander, cioè alta.
Questo è il terzo libro di Mankell che ho letto, dopo Assassino senza volto e La leonessa Bianca e devo dire che ho iserito Mankell nella lista dei miei scrittori preferiti sia per la gradevolezza della sua scrittura ricca di particolari che per il personaggio del commissario Wallander uomo semplice con le sue debolezze da paragonare secondo me,ad un Henry Bosh senza pistola e meno duro, ma che come lui non molla mai.Da leggere.
Libro orrendo di Mankell, dopo il primo ke mi è piaciuto (Assassino senza volto), ne ho comprati altri due, che mi hanno deluso tantissimo..senza nè capo ne’ coda questo..mah