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Nera di malasorte. 18 marzo 1969: la prima indagine del commissario Sbrana

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Titolo: <strong>Nera di malasorte. 18 marzo 1969: la prima indagine del commissario Sbrana</strong></br></br>
Autore: <strong>Marco Della Croce</strong></br></br>
Editore: <strong>Felici</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2013</strong></br></br>
EAN: <strong>9788860196651</strong></br></br>

<p>La Spezia, 18 marzo 1969. Un fatto scabroso scuote la vita della cittadina ligure, in festa per la ricorrenza patronale: un misterioso straniero è stato ucciso in una villa in collina durante un incontro ad alto contenuto erotico. Unica sospettata una donna vestita di nero. Le indagini sono affidate a Simone Sbrana, un giovane commissario pisano, da poco trasferito per punizione alla questura spezzina. Fin dai primi passi il poliziotto toscano, in crisi con sé stesso e con i valori del passato, si accorge che in quel delitto nulla è come sembra. Quando poi, due giorni dopo, la misteriosa assassina colpisce per la seconda volta, il sospetto che dietro questa scia di sangue possa esserci una terribile vendetta diventa una certezza. Tra cortei e repressioni, musica rock e cultura beat, occupazioni e revanscismi, personaggi grotteschi e amori improvvisi, Sbrana arriverà a scoprire un inquietante reticolo di trame eversive che minaccia la Repubblica e un oscuro passato di morte e sopraffazione che risale ai tempi della guerra di Liberazione.</p>
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Altalenanti e controverse le mie opinioni su questo libro: interesse indubbio per l’intreccio, nostalgia per luoghi e situazioni che non ci sono più, piacere nel sollecitare e solleticare la memoria, empatia verso taluni personaggi, ma anche fastidio per le puntigliose precisazioni e descrizioni a volte un po’ ovvie e poi antipatia viscerale per alcuni personaggi e soprattutto poca stima nei confronti del protagonista, che ho trovato umorale e anche un po’ amorale (vedi incidente provocato davanti alla Questura, vedi lo scontro con il Carabiniere). Comunque è una storia che non si può smettere di leggere, quindi l’Autore deve avere un tocco ipnotico non indifferente e la capacità di evocare conflitti interiori nell’animo del lettore: disciplina o anarchia? Rigore o ribellione? Per tutta la durata della storia mi sono dibattuta tra poli antitetici ma ben presenti nell’animo umano e questo mi è piaciuto molto, perché mi ha smosso energie. Forse, però, Della Croce dovrebbe caratterizzare e far emergere meglio il suo Commissario, piuttosto che diluirne l’intensità con eccessive (a mio avviso) discografie, filmografie, citazioni, dialetti e quant’altro. Vanno bene l’amarcord, l’omaggio a una città e a un’epoca ben venga tutto, ma Sbrana là dentro ci annega. Ed è un peccato, perché la sua mente e la sua psiche meritano più spazio. Questo libro fa parlare di sé, perché apre la porta a dibattiti su ideologie ed epoche, comportamenti e correnti di pensiero, filosofie di vita o mode passeggere. In ultima battuta, io tifavo per la colpevole…. e voi? Con tutta la stima che ho per l’Autore dico: compratelo, non vi lascerà indifferenti. E questo è già un pregio.

Un romanzo così bello e affascinante erano anni che non mi capitava di leggere. Definirlo un «noir

senza infamia e senza lode…è un libro che ha alcuni pregi (la trama ben congegnata, l’ottima ricostruzione del periodo della resistenza) ma anche molti difetti (spesso didascalico -soprattutto nella descrizione dei dischi che ascolta il protagonista-, il commissario e il suo collaboratore sono tratteggiati in maniera poco credibile, sono presenti molti stereotipi e frasi fatte/retoriche) a mio parere, l’autore ha più doti da sceneggiatore di cinema che da romanziere.

L’ho letto in 3 giorni, mi ha avvinto con la sua tensione mai scontata, mi ha commosso per la genuinità dei suoi personaggi, mi ha fatto riflettere sulla mia vita e sulla vita, sull’Italia e sul mondo. Pur leggendo molto, raramente ho trovato il piacere assoluto in un romanzo. Consigliatissimo agli amanti di tutti i generi, perché in Nera di Malasorte c’è tutto:poliziesco, thriller, amore, storia,psicologia,comicità ecc.Bravo all’autore,attendo altri incontri col commissario Sbrana.

Quando ho voltato l’ultima pagina, ho saputo che non avrei dimenticato. «Nera di Malasorte