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Un romanzo così bello e affascinante erano anni che non mi capitava di leggere. Definirlo un «noir
senza infamia e senza lode…è un libro che ha alcuni pregi (la trama ben congegnata, l’ottima ricostruzione del periodo della resistenza) ma anche molti difetti (spesso didascalico -soprattutto nella descrizione dei dischi che ascolta il protagonista-, il commissario e il suo collaboratore sono tratteggiati in maniera poco credibile, sono presenti molti stereotipi e frasi fatte/retoriche) a mio parere, l’autore ha più doti da sceneggiatore di cinema che da romanziere.
L’ho letto in 3 giorni, mi ha avvinto con la sua tensione mai scontata, mi ha commosso per la genuinità dei suoi personaggi, mi ha fatto riflettere sulla mia vita e sulla vita, sull’Italia e sul mondo. Pur leggendo molto, raramente ho trovato il piacere assoluto in un romanzo. Consigliatissimo agli amanti di tutti i generi, perché in Nera di Malasorte c’è tutto:poliziesco, thriller, amore, storia,psicologia,comicità ecc.Bravo all’autore,attendo altri incontri col commissario Sbrana.
Quando ho voltato l’ultima pagina, ho saputo che non avrei dimenticato. «Nera di Malasorte