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Uno dei migliori libri della Link. Scritto benissimo, avvincente e scorrevole. ottimo
Primo della Link e non sarà l’ultimo, bello veramente, coinvolgente e un’ottima caratterizzazione dei personaggi ma………….il primo omicidio rimane irrisolto,lo si intuisce il colpevole, a mio avviso meritava un’ulteriore approfondimento, difficilmente mi sbilancio nei consigli ma questo merita di essere letto….ho anche sentito che non è uno dei migliori di questa autrice!!!!!
Un thriller psicologico mozzafiato. L’ho amato tanto. Era il primo romanzo della Link che leggessi, nonostante avessi sentito pareri alquanto positivi sulla sua capacità stilistica. Dunque sono felice di essermi avvicinata a quest’autrice, che sicuramente parecchi di voi conosceranno già, e penso proprio che leggerò altri suoi libri prossimamente. Sono stata emotivamente molto colpita da «Nobody». Il racconto ruota intorno all’intricata vicenda di una fattoria immersa nel selvaggio Yorkshire e dei suoi misteriosi abitanti, i Beckett. La narrazione tocca diversi periodi della storia inglese, dalla Seconda Guerra Mondiale, passando per gli Anni ‘70, giungendo infine ai giorni nostri. L’intero romanzo, nonostante sia ricco di personaggi di cui l’autrice scava nel profondo un ritratto psicologico magistrale e le cui vite sono messe sotto la lente d’ingrandimento in maniera esemplare, tratta di argomenti dolorosi: la malattia mentale, che purtroppo ancora oggi non viene trattata adeguatamente, il conseguente abbandono, la violenza cruda e cieca nei confronti di chi è debole ed indifeso, l’indifferenza del resto del mondo. L’autrice, con la sua scrittura limpida e descrittiva, mi ha tenuta incollata fino all’ultima pagina e mi ha permesso di vivere all’interno del romanzo, immedesimandomi nei suoi personaggi, provando le loro stesse emozioni e paure. Che piacevole scoperta! Ringrazio infinitamente l’amica che me l’ha regalato e lo consiglio caldamente a chi non l’ha ancora letto.
Coinvolgente,appassionante.Come gia’scritto un po’d’amaro in bocca x il primo omicidio in cui si puo’ ipotizzare l’omicida ma non dichiarato. Storia emozionante soprattutto pensando ad un bambino..