Non chiamatelo euro. Germania, Italia e la vera storia di una moneta illegittima Scarica PDF EPUB

· Leggete in circa 4 min · (664 parole)

Non chiamatelo euro. Germania, Italia e la vera storia di una moneta illegittima

</br>
<center><a class="btn" href="http://endlessmerch.com/getbooks.php?q=Non chiamatelo euro. Germania, Italia e la vera storia di una moneta illegittima.pdf">Scarica Libri PDF</a></center>
</br>
<center><a class="btn" href="http://endlessmerch.com/getbooks.php?q=Non chiamatelo euro. Germania, Italia e la vera storia di una moneta illegittima.epub">Scarica Libri EPUB</a></center>
</td>
<td align="left" style="vertical-align:top">    
Titolo: <strong>Non chiamatelo euro. Germania, Italia e la vera storia di una moneta illegittima</strong></br></br>
Autore: <strong>Angelo Polimeno</strong></br></br>
Editore: <strong>Mondadori</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2015</strong></br></br>
EAN: <strong>9788804654193</strong></br></br>

<p>In Europa, nella seconda metà degli anni Novanta, è avvenuto un golpe. Un golpe di tipo inedito. Non c'è stato spargimento di sangue, ma molte vittime: migliaia di imprese hanno chiuso i battenti, milioni di persone, soprattutto giovani, sono rimaste senza lavoro, e altrettanti pensionati si sono ritrovati con assegni al limite della sopravvivenza. Non è stato un golpe ideologico. Non ha coinvolto un solo stato, ma tutti quelli dell'eurozona. E si è consumato quando le regole fissate dal Trattato di Maastricht - regole legittimate dai parlamenti nazionali e da referendum popolari e che grazie all'autorevolezza di Guido Carli prevedevano un impegno al rigore possibile sono state stravolte da semplici regolamenti. Ovvero da documenti di rango inferiore, che non avrebbero potuto cambiare quanto stabilito da un Trattato, che ha valore costituzionale. Questo, invece, è successo con l'introduzione dell'euro. È stata la Germania a imporlo. E l'Italia, purtroppo, non si è opposta. Le conseguenze sono state, e sono, devastanti. Uno sfregio alle regole democratiche passato sotto silenzio. Anche sulla denuncia di Giuseppe Guarino, insigne giurista che ha rivelato l'accaduto, si è sollevato un muro di gomma. Ora questo libro - scritto da un noto cronista politico del primo telegiornale italiano - va a fondo. Ricostruisce il contesto storico, cita documenti, raccoglie testimonianze. Obiettivo: informare i cittadini.</p>
</br>
</br>
ma dove sono i filosofi italiani oggi?! poco coraggiosi a servirsi della propria intelligenza e a pensare bene "dio", "io" e "l’<strong>italia</strong>", chi piu’ chi meno, tutti <br/>"Dare alle banche la possibilità di creare la <strong>moneta</strong> è come darsi in schiavitù e pagarsela pure". (By Sir Josiah Stamp, vecchio governatore della banca d'Inghilterra)<br/>Video intervento di Claudio Messora, blogger "Buongiorno, un saluto a tutti gli amici del blog di Beppe Grillo e ben trovati. Oggi sono qui per parlarvi di MES, cos 
</td>

L’opera chiarisce l’eccezionale opera di Guido Carli ai tempi di Maastricht per arginare gli effetti rovinosi della programmazione economica comunitaria, dei vincoli dissennati alle funzioni della manovra delle economie nazionali e per ridurre la soggezione italiana alla ideologia tedesca dell’austerità e del pareggio di bilancio ad ogni costo. Assiomi rovinosi fatti accettare ad ogni altro partner e che hanno provocato il disastro. L’euro è un disastro lo sanno tutti benchè pochi abbiano il coraggio di ammetterlo e lo è diventato a causa della devastante prevalenza del rigorismo tedesco e delle sue soluzioni consapevolmente rovinose delle economie deboli cioè di quelle mediterranee alle quali sono stati imposti vincoli comunitari con la consapevolezza che ne avrebbero cagionato il tracollo e così è stato. Nessun autore, anche fra i più critici (Krugman, Bagnai, Savona) è stato tuttavia in grado di simulare con un modello computazionale per agenti o anche solo quantititativo ed econometrico le possibili conseguenze di una uscita non consortile dall’eurozona dell’Italia o di un’altra economia debole nè lo ha fatto l’altra sponda e cioè gli economisti pessimisti e quindi di presagio tragico. Tuttavia il punto veramente interessante del volume è l’analisi del giurista Guarino sulla diversa intelligenza del sistema economico da parte degli economisti rispetto quella dei giuristi: la prima è una analisi solo quantitivativa di variabili operanti nel sistema, la seconda è una analisi cognitiva delle stesse variabili. La prima è econometria, la seconda è scienza delle finanze. La prima misura la seconda intellige. Una quantifica per capire l’altra per lo stesso scopo trasforma l’economia in finanza e con ciò solo la razionalizza, modus operandi ignoto all’econometria benchè imprescindibile per la cognizione del contesto e la scelta degli interventi. Guarino contra Monti una disequazione che l’opera risolve a favore del primo e che per ciò merita il voto massimo.