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Intanto non lo definirei propriamente un thriller..ci assomiglia vagamente per circa 50 pagine (su un totale di quasi 300 però). Divaga sulla pseudo psicologia del personaggio principale (non particolarmente amabile e piuttosto narcisista) per concentrarsi solo brevemente sulla parte legata all’omicidio e tutto quello che ne consegue, compresa la parte giuridca ( ciò che ha evitato che il mio voto fosse uno, in quanto piuttosto interessante).. Finale ben orchestrato ma non basta a salvare il resto. Manca di coinvolgimento, di colpi di scena, di ritmi alti.
Beh, Caringella qui si supera, altro che paccottiglia. Certo, non siamo di fronte ad un capolavoro assoluto, ma questo legal thriller in salsa pugliese è ben costruito e ben scritto (a parte forse qualche autocompiacenza stilistica di troppo, al limite del «barocco»), con una trama sempre tesa ed avvincente ed un finale magari intuibile, ma originale ed architettato benissimo. La competenza in materia legale e procedurale dell’autore, poi, fa il resto. Da leggere.
Non sono assolutamente d’accordo con commenti che ritraggono questo libro paccottaglia da macelleria buona solo per il camino e nemmeno con affermazioni un attimo ingiuriose, esistono libri peggiori. Il romanzo e’ bello, una trama curiosa che sostiene un buon thriller. Sicuramente uno scrittore che ha soddisfatto la mia voglia di leggere un buon romanzo non troppo impegnativo ma nel contempo interessante e di idee nuove. Consigliatissimo.
Non sei neanche uno scrittore… Mamma mia.