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Notizie sul giocatore Rubasov

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Titolo: <strong>Notizie sul giocatore Rubasov</strong></br></br>
Autore: <strong>Carl-Johan Vallgren</strong></br></br>
Editore: <strong>TEA</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2008</strong></br></br>
EAN: <strong>9788850216123</strong></br></br>

<p>San Pietroburgo, 31 dicembre 1899. Nella sua camera in affitto il giovane Rubasov riceve una visita da lui spesso sollecitata: quella del Demonio, pronto a fargli sottoscrivere il classico contratto per la cessione dell'anima. Però l'unico desiderio di Rubasov, giocatore incallito, è fare una partita a carte con il signore delle tenebre. Il brivido del rischio sarà la sua ricompensa. Lui perde e il Diavolo se ne va, ma l'alba del nuovo secolo ha in serbo una sorpresa per l'ancora confuso protagonista: il foglio firmato la sera precedente si rivela indistruttibile. Ha inizio così una serie di eventi che portano Rubasov all'apice del successo e poi, inevitabilmente, in rovina... ma senza poter morire.</p>
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Nonostante il tema del «patto col diavolo» sia già stato abbondantemente sfruttato in letteratura e al cinema, la storia qui raccontata è interessante. Le mille vicissitudini che il protagonista è costretto ad affrontare fanno sì che si crei una certa empatia tra il lettore ed il suo personaggio. Da leggere a patto che non lo si voglia paragonare ad altri grandi classici come «Il maestro e Margherita» o « Faust».

Primo libro che leggo di Vallgren, e devo dire che mi ha colpito parecchio. La trama incuriosisce fin da subito, i personaggi (e non solo quelli principali), sono presentati in modo meraviglioso. Di grande effetto i particolari storici, i vari riferimenti che permettono al lettore di seguire questo sfortunato «ebreo errante» nel suo viaggio immortale lungo la storia di un secolo. Compaiono molte figure importanti, da Rasputin ad Aleister Crowley, ma il personaggio in assoluto più affascinante è lo stesso Rubasov, tormentato e sempre all’inseguimento di un destino che gli è stato privato. Libro coinvolgente, che fa scaturire una marea di spunti su cui riflettere: il tempo, la fugacità dei sentimenti umani dinnanzi all’eternita, il male incarnato che in realtà opera il bene…

brutto clone del maestro e la margherita.romanzo inutile ed insulso

tema non nuovo, ma abbastanza rinnovato dall’autore. Alcuni punti un pò lenti, ma nell’insieme è molto interessante l’ambientazione. Sull’autore e le altre opere non sono così generosa… non è la prima volta che riadatta un libro sulle spoglie di uno più datato, anche «l’amore straordinario» ricorda vagamente «il profumo» di suskind.

Ho deciso di leggere questo libro perche’ incuriosita dall’argomento che l’autore tratta: il patto col diavolo che richiama alcune tra le piu’ alte opere della letteratura europea, dal Dr. Faustus di Christopher Marlowe, al Faust di Goethe e al Dottor Faustus di Th. Mann, solo per citarne qualcuna. L’atmosfera in cui si svolge il patto e’ molto suggestiva azzeccata e’ la figura di questo diavolo un po’ demode’, che nulla ha a che vedere con la figura mitizzata ed affascinante che ci si potrebbe aspettare sembrerebbe piuttosto un mediocre impiegato. E’ una figura ironica e con un lato “buono” e “pietoso” che francamente non ci saremmo aspettati e si dimostra piu’ umano degli uomini stessi, impegnati a distruggersi l’un l’altro come la storia del ‘900 che fa da sfondo al romanzo sembra dimostrare. La storia procede spedita nella descrizione della vita felice di Rubasov e della sua caduta, nella descrizione delle tragedie della I e della II guerra mondiale, accennate con tratti brevi ma incisivi. Da qui in poi, pero’, questa tendenza cambia e Vallgren sembra perdere di vista l’obiettivo della narrazione perdendosi nella descrizione di eventi e figure che non approfondisce mai fino in fondo e che sembrano perdersi nella narrazione perche’ fini a se stessi.