Orizzonti di gloria Scarica PDF EPUB

· Leggete in circa 6 min · (1161 parole)

Orizzonti di gloria

</br>
<center><a class="btn" href="http://endlessmerch.com/getbooks.php?q=Orizzonti di gloria.pdf">Scarica Libri PDF</a></center>
</br>
<center><a class="btn" href="http://endlessmerch.com/getbooks.php?q=Orizzonti di gloria.epub">Scarica Libri EPUB</a></center>
</td>
<td align="left" style="vertical-align:top">    
Titolo: <strong>Orizzonti di gloria</strong></br></br>
Autore: <strong>Humphrey Cobb</strong></br></br>
Editore: <strong>Castelvecchi</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2014</strong></br></br>
EAN: <strong>9788868261986</strong></br></br>

<p>Durante la Prima Guerra Mondiale, sul Fronte occidentale i soldati francesi ricevono l'ordine di assaltare il "Formicaio", una roccaforte tedesca la mossa appare subito azzardata, perché diretta contro un presidio praticamente inespugnabile. Dopo il prevedibile fallimento dell'attacco, che causa ingenti perdite, viene aperta un'inchiesta con lo scopo di trovare un capro espiatorio al disastro annunciato. Così, un piccolo gruppo di uomini scelti a caso tra i ranghi inferiori viene trascinato dinanzi alla Corte Marziale con l'accusa di codardia. Il processo che ne segue è la farsa agghiacciante di una pachidermica e impietosa macchina di potere, che passa da una forma di orrore omicida a un'altra, guidata in realtà solo dagli astrusi interessi di una minoranza. Scritto nel 1935 e adattato per il grande schermo nel 1957 da Stanley Kubrick, "Orizzonti di gloria" è una storia di coraggio e sacrificio: un romanzo, scritto da un reduce e ispirato a fatti realmente accaduti, che possiede sia il realismo viscerale del diario di guerra che il senso kafkiano dell'allegoria.</p>
</br>
</br>
Informazione e critica cinematografica. Recensioni, anteprime, news, interviste, reportage, cult da riscoprire e approfondimenti tematici.<br/><strong>Orizzonti di gloria</strong> (Paths of Glory) è un film del 1957 diretto da Stanley Kubrick e tratto dal romanzo <strong>Orizzonti di gloria</strong> (romanzo) di Humphrey Cobb.<br/>Nuovi <strong>Orizzonti</strong> si pone l’obiettivo di intervenire negli ambiti del disagio sociale con azioni di solidarietà a sostegno di chi è in difficoltà.<br/>GUERRA - DURATA 86' - USA Durante la Prima Guerra Mondiale, per uno stupido puntiglio, un generale francese ordina un attacco a una postazione tedesca<br/>Zona montuosa: Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza: Fraz. Sarche - Calavino (TN) Quota partenza: 250 Mt. Quota di arrivo<br/><strong>Orizzonti</strong> di pianura: turismo, eventi, attività, ospitalità, itinerari, musei, gastronomia, prodotti tipici, natura in provincia di Bologna. Argelato, Baricella <br/>1914 negli altri calendari  Calendario gregoriano: 1914: Ab Urbe condita: 2667 (MMDCLXVII) Calendario armeno: 1362 — 1363: Calendario bengalese: 1320 — 1321<br/>Torrent trovati per <strong>gloria</strong> - (max 40) usate la Ricerca Avanzata per piu' risultati<br/>POLVERE&<strong>GLORIA</strong> - SULLE STRADE DELL‘EROICA © IN MOTO L’unica, vera, inimitabile Woodstock dell’enduro
</td>

Davvero un bel romanzo, che si inserisce con un carattere tutto suo nel panorama dei libri sulla Grande Guerra e che ha fatto bene Castelvecchi a pubblicare, poiché giaceva dimenticato e schiacciato dalla prevaricante presenza, nella memoria collettiva, del classico film che Kubric vi aveva tratto. Eppure dal film si distingue nettamente: più coralità, più scene belliche anche efferate e di puro orrore (come quella della morte solitaria del tenente Paolacci a p.48-49)oppure tese a evidenziare i difficili rapporti fra soldati e superiori, quando la tensione della lotta distingue senza scampo la codardia dal coraggio. Meno centrale rispetto al film la bella figura del colonnello Dax, coi suoi dubbi e il suo fermo coraggio nel tentare di porre un argine al generale il quale, dovendo trovare un capro espiatorio per l’insuccesso nell’attacco all’imprendibile baluardo del Formicaio, non trova di meglio che imporre la sbrigativa soluzione della Corte Marziale con la condanna a morte di alcuni soldati, non solo innocenti, ma di provato coraggio. La lunga scena del processo, segnato dall’arrogante premura dei vertici militari che ne hanno già deciso l’esito esemplare (pp182-95), è centrale dal punto di vista drammaturgico. D’altra parte il libro vuole essere corale ma rappresentare anche la routine della guerra, i suoi formalismi, lo spirito di casta che anima gli ufficiali superiori, mentre quelli inferiori muoiono nelle trincee come i soldati. Esemplari del perenne formalismo militare, le meticolose disposizioni date dal sergente maggiore Boulanger per la buona riuscita dell’esecuzione (pp196-99): forse il formalismo, coi suoi rituali rassicuranti e ripetitivi è un metodo inconsapevole per salvare la coscienza dall’abbrutimento e dall’avvilimento totali. Di limpida eleganza, attento ai meccanismi inesorabili del potere e della gerarchia (in questo mi ricorda Emilio Lussu), il libro di Cobb merita un posto d’onore nella letteratura della Grande Guerra.

Un romanzo misconosciuto in Italia, ma tra i migliori letti sul tema delle iniquità della guerra. Fronte Occidentale, I guerra mondiale, francesi e tedeschi si fronteggiano. Il Formicaio è una fortezza tedesca invalicabile. Dalle gerarchie militari francesi giunge l’ordine di attaccarlo e conquistarlo ad ogni costo. L’attacco fallisce miseramente e centinaia di soldati muoiono. Si decide di punire con un processo sommario alcuni di coloro che non ce l’hanno fatta. Tre soldati sono accusati di codardia e dovranno essere fucilati. Il romanzo ruota intorno alla follia organizzata delle gerarchie militari, della disuguaglianza, della violenza di Stato, dell’ipocrita convinzione che la giustizia sia di questo mondo. Una trama ad incastro che rapisce l’attenzione e commuove. Prosa elegante e diretta.

È un romanzi di straordinaria bellezza, ambientato nel corso della prima guerra mondiale, sul fronte occidentale. Solo per vanità e nell’ottica di promozioni e onorificenze un generale francese ordina un attacco insensato, che si concluderà on un bagno di sangue. Lo stesso militare farà condannare alla fucilazione tre militari superstiti per codardia, ma non sono codardi, bensì eroi. Ci si chiede però il perché un comportamento simile, perché il generale dell’armata accolga, se pur in parte, il desiderio di vendetta del comandante che ha ordinato l’attacco. Che senso può avere fucilare degli individui per un reato che non hanno commesso? La conclusione è che nel mondo la giustizia non esiste mai, mentre l’ingiustizia é la norma, ma che soprattutto quegli uomini non vengono fucilati per un delitto che non hanno commesso, ma come esempio agli altri, che d’ora in poi sapranno che non esistono alternative: o morire per la vittoria, oppure morire davanti a un plotone di esecuzione. Chi potrebbe salvarli, cioè il comandante d’armata, non lo fa, perché non solo è convinto che l’esecuzione costituisca il miglior monito, ma anche per quella perversa prevaricazione che consente a uomini indegni anche del loro grado di dimostrare il loro potere assoluto, per l’inconsapevole appagamento che costoro possono ritrarre nel decidere il destino di esseri umani e che con ogni probabilità ripaga ampiamente gli insuccessi derivanti unicamente da una perniciosa miopia. È inutile che aggiunga che Orizzonti di gloria merita ampiamente di essere letto.

«Orizzonti di gloria» come film in dvd è stato recensito qui su ibs da più di 20 persone, tutte entusiaste. Ma questo libro non l’ha recensito nessuno, eppure è nettamente migliore. Arrivata all’ultima pagina l’ho riletto una seconda volta con altrettanto coinvolgimento. È stata una vera sorpresa, io stessa ero un pochino prevenuta anche perché la descrizione tratta dalla seconda di copertina è sbagliatissima. I soldati da portare dinanzi alla corte marziale sommaria non sono stati «scelti a caso». Leggete e capirete. Il libro è crudo, reale, concreto, tragico, ironico, trasgressivo e chi più ne ha più ne metta. Al suo cospetto il film si rileva superficiale, bigotto, inverosimile, ipocrita, fatta salva ovviamente la straordinaria interpretazione di Douglas. Buona lettura a tutti e un sentito grazie all’editore Castelvecchi.