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Chi critica Padre Pio per me è maleinformato, e non capisce come quest’uomo straordinario abbiaa avuto(e ha ancora) dei grandissimi meriti, per la salvezza delle anime… Il libro di luzzatto l ho dovuto dare indietro per il tono con il quale metteva in dubbio la figura di San Pio….e per alcune affermazioni che faceva…. voto altissimo agli autori di questo libro…
Sosteneva il grande matematico e fisico Blaise Pascal, uno che ha fatto grande la Scienza per come la conosciamo, che ‘o Dio esiste o Dio non esiste. Per quale di queste due ipotesi volete scommettere? Per nessuna delle due. La risposa giusta è non scommettere affatto. Vi sbagliate. Puntare è necessario, non è affatto facoltativo. Anche voi siete incastrato’. Ora io mi chiedo se un lavoro come questo di Tornielli e Gaeta fosse davvero necessario, soprattutto quando è diretto a contrastare opinioni altrui. La risposta ci è fornita da Pascal. Con la differenza che Pascal aveva ben capito che lo scienziato non può non ammettere che ci sono cose che vanno al di là della ragione umana e che, a ben vedere, quest’ultima è anch’essa un dono divino per renderci liberi totalmente. Il problema sorge quando uno come Luzzato e il suo lavoro, bello tra l’altro, pretendono di chiarire cose ce per natura non sono assolutamente chiaribili e, tra l’altro, neanche necessarie ai fini della fede. Il cattolico sa per certo che Cristo è risorto nella domenica di Pasqua e il vero scienziato non può non ammettere che ci sono ‘fatti’ che vanno al di là della ragione. Poi ci sono gli ‘scientisti’, branca alla quale fa parte Luzzato, che, tradendo la scienza stessa, scrivono cose che magari non sono state mai pubblicate ufficialmente ma che si sapevano e che, nel corso degli anni, sono state accertate, dibattute e metabolizzate a favore di Padre Pio e di quanti lo sostengono. Ecco perchè dico che il lavoro di Tornielli e Gaeta, per quanto meticoloso e chiaro possa risultare, è inutile ai fini della questione, poichè, lo stesso padre Pio sosteneva coi medici che lo incontravano, quindi uomini e donne di scienza, che non avrebbero mai capito nulla di lui. Figuriamoci Luzzato. Da lodare il tentativo di addomesticare il becero razionalismo scientista e pregiudizievole e datato di Luzzato, ma un lavoro che tenta di chiarire cose già assodate e chiarite. Tranne una cosa: chi è stato davvero padre Pio? Ma a noi non è dato sapere. Scommettere si!
Chi potrebbe scrivere libri su argomenti religiosi più di coloro che li studiano, analizzano ecc per mestiere? Bene, le premesse ci sono tutte, ma il risulto finisce per essere solamente una atto di accusa verso il libro che lo ha preceduto. Non c’è pagina in cui non si richiamino interi capitoli o paragrafi di Luzzatto, controbattendo ad ogni tesi elaborata da quest’ultimo. Un libro che per partito preso vuole essere difesa della memoria di Padre Pio ma non lascia spazio a chi vuole una visione a tutto tondo oppure vuole semplicemente vederci chiaro o documentarsi su fatti decantati che hanno stuzzicato nuovi dubbi o curiosità. In poche parole, più che un volume che illustra una tesi, solo un fiume di male parole celate da controprove allo scopo di denigrare il lavoro di qualcun’altro, che può solo sconcertare il lettore che voleva solo capirci di più su un personaggio controverso del recente passato.
Ben lungi dal non avere «alcun intento agiografico» (come recita la presentazione editoriale) il libro non è che un pamphlet risentito e animoso contro il «Padre Pio» di Sergio Luzzatto : oltretutto l’approccio degli autori è grossolano al punto tale che viene da chiedersi se Gaeta e Tornielli abbiano letto veramente il libro di Luzzatto o se piuttosto non abbiano costruito la loro polemica sui pochi passi apparsi a loro tempo in anteprima sui giornali. Mi limito ad un paio di esempi: la vicenda delle «stimmate» occupa un posto modestissimo nel libro di Luzzatto, un semplice episodio poco chiaro (come tanti altri…) nella vita di Padre Pio: gli autori invece ne parlano come se fosse il fulcro dell’opera di Luzzatto… Ancora: l’ ipotesi circa la possibile natura isterica del misticismo di Padre Pio non è un’ insinuazione o una teoria di Luzzatto, come invece gli Autori vorrebbero far credere (citando Luzzatto in modo tale che par fino che quest’ultimo volesse insultare Padre Pio…), ma è espressione di una linea interpretativa tipica dell’approccio positivista ai fenomeni religiosi (linea interpretativa che Luzzatto ricostruisce in uno dei capitoli piu’ avvincenti del suo libro). Tornando alle «stimmate» - l’unica cosa che alla fin fine sembra interessare Gaeta e Tornielli - gli Autori si propongono di svelare tra l’altro perchè questi segni soprannaturali «scomparvero prima della morte del futuro santo»: e qui non entro nel merito, limitandomi pero’ ad osservare che è altrettanto interessante chiedersi perchè - nonostante il «futuro santo» non presentasse piu’ le stimmate al momento della morte - le autorità religiose decisero comunque di esporre il cadavere con i mezzi guanti calzati e ben in vista: per chi fosse interessato a questo particolare (quanto mai significativo) il «Padre Pio» di Luzzatto risulta ancora una volta illuminante.