Palestina e Israele: che fare? Scarica PDF EPUB

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Palestina e Israele: che fare?

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Titolo: <strong>Palestina e Israele: che fare?</strong></br></br>
Autore: <strong>Noam Chomsky,Ilan Pappé</strong></br></br>
Editore: <strong>Fazi</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2015</strong></br></br>
EAN: <strong>9788876258008</strong></br></br>

<p>Ha ancora senso oggi parlare di Palestina e Israele usando espressioni come "processo di pace", "soluzione a due Stati", "partizione"? Ha senso continuare con un vuoto dibattito politico, facendo il gioco dei sionisti e mantenendo lo status quo? Le tesi di Noam Chomsky e Ilan Pappé raccolte in questo volume ruotano attorno all'idea che i tempi siano maturi per un cambio di rotta. Indugiare sulla questione israelo-palestinese significa condannare all'oblio un'intera popolazione, perciò, secondo i due autori, bisogna denunciare la natura di paese colonizzatore di Israele, spingere la comunità internazionale a prendere una posizione ferma contro le sue politiche d'occupazione e, soprattutto, ragionare in funzione di un unico Stato multietnico, dove palestinesi e israeliani possano convivere nel rispetto reciproco dei diritti umani. Si tratta di un nuovo approccio, i cui cardini scaturiscono innanzitutto dalla necessità di superare l'ipocrisia del lessico israeliano non più "processo di pace", dunque, ma "decolonizzazione" e "cambio di regime". Come scrive Pappe, c'è bisogno di "un nuovo discorso che analizzi la realtà invece di ignorarla", perciò "se si vuole superare la paralisi concettuale impostaci dalla soluzione a due Stati, chiunque sia nelle condizioni di farlo - a qualsiasi livello - dovrebbe proporre una struttura politica, ideologica, costituzionale e socioeconomica che valga per tutti gli abitanti della Palestina, non solo dello Stato di Israele".</p>
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SOLO PROPAGANDA. Più che di libro sarebbe corretto parlare di libello: un insieme di bugie messe insieme ad arte per difendere oltre ogni ragionevolezza la tesi pro-palestinese. Contributo assolutamente nullo per chi desiderasse farsi un’idea completa della questione medio-orientale, il testo semina odio già a partire dalla prefazione. Da evitare.