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Titolo: Paolo e i non credenti
Autore: Alessandro Sacchi
Editore: Paoline Editoriale Libri
Pagine:
Anno edizione: 2008
EAN: 9788831535366
In questo saggio l'autore esamina la Lettera ai Romani, con particolare riferimento alla sezione della Lettera che affronta più da vicino il tema della fede e della giustificazione, in cui Paolo parla di chi non conosce Cristo. L'apostolo riconosce che a tutti è data la possibilità di salvezza, anche a chi non ha ricevuto l'annunzio del Vangelo o a chi lo ha rifiutato, perché non vi ha colto una risposta alle sue profonde esigenze razionali e spirituali. La salvezza non è esclusiva di una confessione religiosa. Essa è una meta a cui tutti possono tendere in obbedienza e in forza dello Spirito di Dio che essi possiedono. Partire da questa premessa significa porre le condizioni per un vero dialogo, condizioni necessarie, soprattutto quando il dibattito riguarda i problemi posti dalla scienza e dalla tecnologia moderna. Un testo diretto ai cultori degli studi paolini e a quanti si interessano al dialogo interreligioso. Pur nel suo rigore scientifico, lo stile di queste pagine è di grande leggibilità e offre significative provocazioni e riflessioni su un tema che è tornato a essere molto attuale. non credenti in Dio o in qualsiasi altra realtà sovrannaturale. Non solo atei, Paolo Limiti (1940): autore e conduttore televisivo, autore di testi.Le cattedre dei non credenti di Carlo Maria Martini. Acquista a prezzo scontato Le cattedre dei non credenti di Carlo Maria Martini, Bompiani su Sanpaolostore.it Libro di Romanello Stefano, L'identità dei credenti in Cristo secondo Paolo, dell'editore Edizioni Dehoniane Bologna, collana La Bibbia nella storia. Percorso di Si può diventare comunisti dopo il 1989? Esserlo già stati è un altro conto: ma diventarlo (o ri-diventarlo)? Per Vattimo è possibile e doveroso visto che nessuna Introduzione alle "Lettere" di S. Paolo . Nel precedente incontro in una introduzione molto breve alle Lettere avevamo posto il problema della loro datazione, cioè “Santo subito”, gridò la piazza nel 2005 al momento della sua morte. Fu dunque il popolo ad acclamare “santo” Giovanni Paolo II. E Papa Ratzinger sentì la Pero' quelli non credenti vollero perseguitare Paolo e Barnaba e gli cacciarono via dalla loro citta'. La stessa cosa avvenne anche ad Iconio , dove |