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Papi. Uno scandalo politico

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Titolo: <strong>Papi. Uno scandalo politico</strong></br></br>
Autore: <strong>Peter Gomez,Marco Lillo,Marco Travaglio</strong></br></br>
Editore: <strong>Chiarelettere</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2009</strong></br></br>
EAN: <strong>9788861900639</strong></br></br>

<p>Così si sceglie la nuova classe politica italiana. Prima nelle residenze del Cavaliere, poi al Parlamento europeo o negli enti locali. Tra escort, ballerine, modelle e tanta musica. Dal vivo. Uno spettacolo come in tv, quella che piace al premier. Con l'aggiunta di personaggi alla Gianpi Tarantini, grande navigatore nel mare della politica truccata a colpi di mazzette e party da jet set, tra cocaina e frequentazioni pericolose. Telefonate su telefonate e testimonianze dirette. A partire da quella di Patrizia D'Addario, la squillo all'ultimo momento esclusa dalle elezioni europee. Questo libro ricostruisce fatti privati che diventano pubblici ed espongono Papi-Silvio a ogni sorta di ricatto, trascinando l'Italia al punto più basso del suo discredito internazionale.</p>
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L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello <br/>Sondaggi politici elettorali. Confronto 15-21 maggio: M5S e PD sono vicini, solo quattro partiti sopra la soglia del 5%. La settimana dal 15 al 21 maggio mette a <br/>Giussani e Guardini, la domanda e lo <strong>scandalo</strong> In epoche diverse, in città lontane, i due grandi hanno affrontato la sfida che la modernità pone alla fede.<br/>Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini. Fin dalla prima età, ebbe quali maestri alcuni dei <br/>Giulio Andreotti (Roma, 14 gennaio 1919 – Roma, 6 maggio 2013) è stato un <strong>politico</strong>, scrittore e giornalista italiano. È stato tra i principali esponenti della <br/>Silvio Berlusconi (Milano, 29 settembre 1936) è un <strong>politico</strong> e imprenditore italiano, conosciuto anche come il Cavaliere, soprannome assegnatogli dal giornalista <br/>MEDIOEVO. PAPATO E IMPERO. IL POTERE TEMPORALE DELLO STATO DELLA CHIESA NELL'ALTO MEDIOEVO. Gli storici sono soliti far iniziare il potere temporale <br/>Marco Tosatti. Mi sono sembrate molto interessanti le parole che il Pontefice regnante ha pronunciato ieri, 4 giugno in San Pietro, domenica di Pentecoste.<br/>Il Principe è un trattato storico-<strong>politico</strong> di Niccolò Machiavelli ( AUTORE), composto nel corso del 1513 durante il soggiorno forzato dell'autore all'Albergaccio <br/>I l “Sistema” di Incalza e Perotti e la “raccomandazione” del figlio del ministro Lupi, da settimane, oramai sono al centro dell’attenzione pubblica e 
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Leggo da più parti: condivido il libro, sono contro B, e via discorrendo ma la sua vita privata è la sua e ci fa quel che gli pare! Fermo restando che a chi ricopre alte cariche istituzionali è richiesto un comportamento per lo meno esemplare: detto questo basta che vi rendiate conto che siamo governati da un puttaniere, pregiudicato e condannato numerose volte, salvato solo grazie a leggi che si è scritto e approvato in vitù della vistosa maggioranza di governo che gli è stata garantita dai suoi superiori, cioè dalla mafia. Per ciò che concerne il libro ed essendo abbonato al FATTO il mio giudizio non può che essere positivo. Forza Marco Travaglio

Non mi piacciono Travaglio & C., specie quando riprendono i sermoni degli alti prelati(salvo scandalizzarsi, giustamente, quando gli stessi prelati pontificano sulla nostra vita politica). Sono di sinistra e non ho simpatia per Berlusconi, detesto il regime strisciante che si percepisce in questa Italia frivola, televisiva, buonista e intollerante allo stesso tempo, ipocrita, veteroclericale, genuflettoria, isterica. Ma non ritengo si debba attaccare un politico su vicende personali. Quindi ho apprezzato le pagine in cui vengono raccontate le figuracce del premier, se ne sbeffeggia l’adesione a carovane tipo Family day, si denuncia l’uso di cose pubbliche (voli, etc…) a favore di amici privati come l’ameno Apicella, si segnalano candidature di giovinette il cui bagaglio politico è quanto meno dubbio a beneficio invece di altre qualità pressochè certe. Sono cose con un risvolto pubblico, ed è giusto che gli italiani sappiano che tipo di politico hanno votato (ma non credo serva a molto, visti gli esiti elettorali e il livello di spappolamento cerebrale operato da Grande Sorella Televisione). Però se si raccontano le cose private di Berlusconi, che riguardano i suoi rapporti con donne e donnine, affar suo e caso mai della sua famiglia, allora non ci sto più, e paradossalmente parteggio proprio per quel premier che non voterei mai. Sì, perchè se lui va a compleanni, passa le notti in certi letti, organizza feste non certo da Family Day, queste sono cose che non devono essere usate politicamente. Io non credo all’uomo di governo che deve dare l’esempio nella vita privata. Presidenti come Roosevelt e Kennedy ne hanno combinate di tutti i colori, e sono stati grandi politici. Altri, dall’etica familiare integerrima come Nixon e Bush sr., non mi pare possano essere ricordati con altrettanto prestigio. Quindi, critichiamo Berlusconi sulla sua azione di governo, che ce n’è, e non affidiamoci al gossip esponendoci alla ritorsione vittimista dello stesso. Facendo una critica del libro, dico che è prolisso, con poco brio.

Come istant book, cioè lettura urgente, è assolutamente un gioellino.

Davvero un ottimo libro, apre un pò gli occhi anche ai più fedeli con un pò di mente aperta

Un libro che ci permette di calarci nella “pochezza” italiana in un batter d’occhio. Un vero e proprio sistema di allocazione risorse inutili a spese dei contribuenti italiani, implementato da starlet di infimo livello artistico disposte a tutto e da macchiette politicizzate inserite nei posti giusti al momento giusto. La triste storia di un paese alla deriva, contagiato da quella svalorizzazione di cui hanno voluto farci ammalare per controllarci meglio per mezzo delle televisioni, scadenzando la nostra vita attraverso reality e trasmissioni facili tutte “tette e culi”. L’evidente parabola discendente di un personaggio destinato fino in fondo a creare scompiglio nel bene e nel male ma, che solo in Italia avrebbe potuto raggiungere tale livello di popolarità rasentando il proselitismo politico. Purtroppo si comprende come tutte le più orrende situazioni di clientelismo all’italiana siano vere ed efficienti come non mai, alimentando la negativa visione internazionale di cui godiamo e la giusta nomea di cenerentola d’europa.