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Nei racconti vengono descritti più gli stati d’animo dei personaggi che i luoghi o le azioni, così momenti della vita che sembrano banali, come un tragitto in treno, una giornata afosa di agosto passata in casa o ancora un sogno, diventano finestre su un mondo intero, quello dell’anima dei personaggi che, con le loro riflessioni, conducono il lettore per mano fino alla fine. Malinconico, a volte claustrofobico, ma vero e alla fine commovente.
Ho letto il libro e devo dire di averlo trovato molto carino, estremamente scorrevole. I racconti ripercorrono puntualemnte quello che potrebbe essere l’accaduto quotidiano di ognuno di noi, pertanto è stato facile leggendo il libro ritrovare situazioni analoghe che mi hanno toccato personalmente ed è stato altrettanto interessante confrontarmi con i sentimenti espressi dalla lettura e quelli personali realmente vissuti. Ma forse il libro è stato fatto a sommo scopo?? Del resto la scrittrice è un medico chirurgo specializzato in neurologia! Mah Chissà!! Comunque il libro, ritorno a ripetermi, è piacevole, scorrevole e quindi ideale per un’oretta di spensierata lettura…anche di notte!!!
Le storie dei singoli racconti spaziano a volte nell’arco di un giorno o del tempo di un pensiero del personaggio narrante, ma in poche pagine l’autrice riesce ad esprimere sentimenti forti, comuni ad ciascuno di noi. Storie semplici di persone normali descritte in modo emozionante, a tratti malinconico.
mi è arrivato da un passaparola …devo dire che mi aveva incuriosito il titolo a proprosito dei treni…appena ho letto il primo racconto mi ci sono rivista io! E’ vero i treni che si prendono per fuggire spesso non ci portano da nessuna parte! in alcuni racconti mi ha commosso.