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Bellissimo, lo letto tutto d’ un fiato, guardando le immagini scorrere nella mia mente come fosse un film!!! Meglio di Trainspotting e in piena attualità, lo Stickyboy ci spiega la prossima rivoluzione delle operaie del sesso ! God Save the Queen & Berlusconi!…. sono sbarcate le working girls e non faranno prigionieri!
L’ho preso perchè mi aveva incuriosito la copertina, pensavo ad un libro testimonianza («romanzo di vita» recita la copertina), a qualcosa di erotico e perchè no, un po’ morboso. Anche lo pseudonimo lasciava ben sperare. Che so, tipo una Melissa P in salsa black. Invece niente di tutto ciò. Sono rimasta delusa. E’ un libro stranissimo, per me troppo. Sembra quasi che l’autore provi simpatia per la prostituzione, che la consideri come un mestiere qualsiasi…
E’ un libro unico, che attraversa i generi con stile e senso della narrazione molto personali. Un affresco di certi anni ‘90 londinesi, letti con gli occhi di un randagio nostrano che fiuta la traccia della sua razione quotidiana di vita. Cinico, dissacrante, a tratti spietato nel suo sezionare la realtà in maniera ironicamente oggettiva. Stupefacente nel suo modo di non assomigliare a niente altro. Peccato che saranno in pochi a capire, critici in testa.
Da legger d’un fiato…. Che dire, a me è piaciuto molto. Le pantere nere e le case valvola…… ma sopratutto «stiki» è un grande.