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Perdutamente

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Titolo: <strong>Perdutamente</strong></br></br>
Autore: <strong>Flavio Pagano</strong></br></br>
Editore: <strong>Giunti Editore</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2013</strong></br></br>
EAN: <strong>9788809785656</strong></br></br>

<p>Perdutamente" è un romanzo basato su una storia vera, che si svolge in una Napoli convulsa, sbandata. È la storia di una famiglia ­ tanto allargata quanto scombinata, i cui membri sono distribuiti in tre generazioni dai sei agli ottant'anni ­ che si trova ad affrontare un'emergenza comune della vita di oggi: assistere l'anziana madre e nonna che si sta ammalando di Alzheimer. Tutto comincia con un misterioso viaggio che la donna ha cercato di intraprendere. Viene recuperata alla stazione, in stato confusionale, e nessuno riesce a capire dove volesse andare, o da chi. È un piccolo mistero, sul quale si favoleggia: vecchi amanti, luoghi sacri del passato... La malattia si aggrava, la convivenza con la donna si fa ingestibile, ma i suoi familiari vogliono scoprire la destinazione di quel viaggio segreto, e così decidono di resistere. L'anziana donna, che dentro la sua mente è tornata bambina ai tempi del fascismo, diventa assoluta protagonista. Ed è l'occasione per un confronto struggente, dai risvolti esilaranti, che penetra nei lati più riposti del rapporto tra genitori e figli, mentre i ruoli si rovesciano. Ma i figli di oggi sono davvero capaci di essere genitori o sono "figli per sempre"? Tra latitanza e inefficienza dello Stato, mentre si consuma una delirante battaglia burocratica per ottenere la pensione d'invalidità, la famiglia riscopre il proprio senso. Finché spunta fuori la lettera che la donna aveva scritto prima di tentare invano di partire.</p>
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Sito dedicato ai malati di demenza.  "ASSOCIAZIONE <strong>PERDUTA'MENTE</strong> Onlus" Via Trieste 70/b, 31020 Villorba (TV) cod. fisc. 94121900263<br/>Narrativa <strong>Perdutamente</strong> Flavio Pagano “ Mi sentivo come una foca alla deriva su un frammento di ghiaccio del pack, circondata da un branco di orche.<br/>Definizione di <strong>perdutamente</strong> dal Dizionario Italiano Online. Significato di <strong>perdutamente</strong>. Pronuncia di <strong>perdutamente</strong>. Traduzioni di <strong>perdutamente</strong> Traduzioni <strong>perdutamente</strong> <br/><strong>Perdutamente</strong> (<strong>Humoresque</strong>) è un film del 1946 diretto da Jean Negulesco. Bibliografia. EN) Lawrence J. Quirk, The Films of Joan Crawford, The Citadel Press, Secaucus 
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Un libro che mi ha fatto anche molto sorridere (amaramente) su un argomento serio come l’Alzheimer, che ho vissuto accanto a un mio caro. Partenopeo, ben scritto, indimenticabile.

Avendo un familiare con questa patologia ben mi sono riconosciuta in molti punti della narrazione. Il libro è fantastico, mi sono ritrovata a ridere fino alle lacrime con la rappresentazione di San Gennaro,degna del teatro di Scarpetta, e mi sono commossa più volte quando respiravo la sofferenza di chi ha perso una persona cara che ancora vive ma in un’altra dimensione. Chi non ha provato ciò che si sente a non essere riconosciuti dai propri genitori può facilmente incorrere nell’errore di guardare il dito che indica la luna.

Ho veramente faticato a terminare questo libro che sembra formato da due diverse storie: da una parte c’è una narrazione leggera e a tutti i costi umoristica (a volte in maniera sgradevole e fuori luogo) e dall’altra un racconto introspettivo spesso piacevole da leggere. Paradossalmente l’unico elemento in comune tra le «due storie» è l’Alzheimer della mamma del protagonista attorno al quale ruota una famiglia che è solo una macchietta utile a sciorinare luoghi più o meno comuni su Napoli e non solo.

Un libro molto particolare, l’autore con delicatezza d’animo soprattutto, coadiuvata da sensibilità, amore assoluto verso la madre, un pizzico di teatralità(il libro è ambientato a Napoli) e tanta passione, ci narra le vicissitudini di una donna(sua mamma) che scopre di essere affetta dal morbo di Alzheimer e tutte le vicissitudini varie che affrontano sia lei che i suoi familiari. La trama: come dicevo in apertura la storia si sviluppa a Napoli, l’io narrante riceve una telefonata da un suo amico che le dice di aver visto sua mamma alla stazione in stato confusionale. Inizia così il calvario di questa donna e dei suoi familiari, ottimamente descritti i componenti della famiglia della malata, non solo da un punto di vista fisico e comportamentale, ma soprattutto vengono ben delineate le peculiarità e le caratteristiche del linguaggio e del target sociale che rappresentano(c’è il ragazzo 18enne, figlio dell’io narrante che è un giornalista, iper tecnologico e campione sportivo, fidanzato con un’adolescente spagnola ipersensibile c’è la donna del Nord Italia, moglie del protagonista, molto pratica e determinata c’è Rinaldo, fratello del protagonista, apparentemente un sognatore, freddo e distaccato e altri personaggi ancora) . Si spazia in diverse stati d’animo in queste pagine, passando dal tragico al grottesco e quello che mi ha colpito di più in questo romanzo è l’analisi meditata e pensata della malattia, vissuta con l’animo di chi si sente straziato e impotente nei confronti di persone care che vorrebbe aiutare e che invece deve vedere peggiorare gradualmente.