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Post office

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Titolo: <strong>Post office</strong></br></br>
Autore: <strong>Charles Bukowski</strong></br></br>
Editore: <strong>TEA</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2009</strong></br></br>
EAN: <strong>9788850218196</strong></br></br>

<p>Non potevo fare a meno di pensare. Dio mio, questi postini, non fanno altro che infilare le loro lettere nelle cassette e scopare. Questo è il lavoro che fa per me. oh. sì sì sì." Ma il paradiso sognato da Henry Chinaski, il leggendario e popolare alter ego di Bukowski, viene brutalmente smentito dalla realtà quando, assunto dall'amministrazione postale americana, si ritrova con la sacca di cuoio sulle spalle a girare in lungo e in largo attraverso la squallida periferia di Los Angeles. Profondamente deluso dalla monotona routine quotidiana e insofferente agli sterili e rigidi regolamenti della macchina burocratica. Chinaski si consola affogando le sue frustrazioni nell'alcol e trovando rifugio tra le morbide braccia di donne più sole di lui, come la calda e accogliente Betty, l'insaziabile e vogliosa texana Joyce e Fay, la contestatrice hippy che gli darà una figlia prima di sparire in una remota comunità. Tra clamorose sbornie, azzardate puntate all'ippodromo e "movimentate" nottate in motel sgangherati, Chinaski riuscirà a "guadagnarsi" il licenziamento e a farsi riassumere, ma solo per licenziarsi definitivamente, inorridito e disgustato da quell'immenso ufficio postale che, poi, è la vita stessa.</p>
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Full details of the services available, including banking, foreign exchange, licences of all kinds and passports. Local <strong>post-office</strong> finder.<br/>Welcome to <strong>USPS</strong>.com. Find information on our most convenient and affordable  Locate the nearest <strong>Post Office</strong> that accepts passport applications and follow <br/><strong>Poste Italiane</strong> vi presenta l´offerta di prodotti e servizi postali, finanziari e assicurativi, disponibili online e negli uffici postali presenti in tutta Italia.<br/>I nostri cookie di profilazione e quelli installati da terze parti ci aiutano a migliorare i nostri servizi online anche per proporti pubblicità in linea con le tue <br/>www.lat-long-com.cf1-futureworksllc-com.vps <br/><strong>Office</strong> 365 + your device + the Internet = productivity wherever you are. * Yep, all these: Windows devices, Mac, iPad, iPhone, and Android.
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Beh non è al livello di «Panino al prosciutto» ma è pur sempre un buon passatempo. Di bello Bukowski ha la spensieratezza e la facilità di lettura, di brutto invece ha una quasi completa assenza di trama e delle volte la ripetitività. Ripeto che non è all’altezza del predecessore (in ordine cronologico) ma nemmeno pessimo come «Donne» che ho trovato orrido.

E’ il primo libro che leggo dell’autore. Sicuramente gli argomenti trattati non sono nelle mie corde,ma ho trovato la lettura piacevole, interessante e scorrevole. Un libro di una grande tristezza,che esprime il disagio non solo di un uomo ma anche di una società che quarant’anni dopo non mi sembra poi molto migliorata. Ne leggerò altri dell’autore.Una bella scoperta.

Dopo una lunghissima «pausa» dalla lettura ho ritrovato finalmente la voglia e l’emozione di leggere uno dei miei amati libri! E quale miglior modo per uscire da questo «blocco del lettore» se non con il buon vecchio Hank? Come un amico dimenticato da tempo ho ritrovato Charles seduto ad un tavolo con la sua bottiglia di vino e la voglia irrefrenabile di raccontare pezzi di vita e di anima. Sempre più crudo e vero non posso far altro che continuare a cercare ogni tassello di questa avventura insieme a Buk! Avventura che infine si chiama vita.

Inutile negare la portata -e il valore- della denuncia che questo romanzo muove verso un lavoro sempre più alienante e verso una società schiava e obbediente. Premesso ciò, a me questo romanzo è parso veramente tedioso e noioso. Una sbaglio, paragonato ad un capolavoro quale «Panino al prosciutto». Non comprendo, a questo punto, come si possa dire che sia divertente. Tragicomico lo posso anche accettare, ma NON è divertente. Onestamente deluso da un Bukowski che m’aveva conquistato con il già nominato «Panino al prosciutto».

Pensare che Bukowski sia ripetitivo,volgare e rozzo e di conseguenza non un degno scrittore,a mio giudizio mal interpreta il suo pensiero….descrive l’altra faccia della medaglia del tanto aspirato «sogno americano»…..scrivendo in maniera accessibile a tutti.. Buon divertimento con Post Office..