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Un brutto libro con esposta un’ipotesi (ipotesi?) che vuole passare per una tesi scientifica. Assolutamente privo di qualsiasi interesse scientifico. Per menti facilmente influenzabili dalle «storielle».
Testo per non addetti ai lavori, interessante e utile a comprendere una materia non facile, sulla quale si sprecano i luoghi comuni. L’autore, noto per le sue opinioni controcorrente ma esposte sempre con estrema chiarezza, riesce a sfatare il mito della teoria evoluzionista, riportandola dal piedistallo di verità incrollabile, dove è stata posta dal pensiero dominante, al suo ruolo di ipotesi scientifica.
Il libro è scritto bene e si legge con interesse. L’Autore, che premette di non essere uno scienziato ma un giornalista, ha raccolto (e quanti prima di Lui l’hanno fatto!!) una serie di motivazioni che evidenziano la non dimostrabilità della tesi evoluzionistica. Attenzione: questo non significa assolutamente che l’Autore, come tutte le persone che non credono a questa tesi, sia un devoto del Creazionismo! Insomma…credo si debba guardare oltre il nostro naso e magari andare un pò oltre (ragionando anche con la nostra testa e non con quella di chi vuole che ragioniamo in un certo modo).
La prima parte del libro mette a fuoco, con chiarezza e rigore logico, le ragioni di carattere metodologico che impediscono all’ipotesi evoluzionisya di essere definita scientifica. Segue un’analisi storica dei risultati di 150 anni di ricerca sul campo, che hanno abbondantemente verificato l’inconsistenza della teoria darwiniana, o meglio neo-darwiniana, alla luce soprattutto delle importanti scoperte avvenute nel campo della genetica, oltre che del rinvenimento dei fossili. Al termine del percorso emerge con lampante evidenza questo verdetto: l’evoluzionismo non è scienza, ma un semplice atto di fede laico-materialista.