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La struttura della storia è deboluccia, ma il senso di questo romanzo è altrove. Da un lato un’ambientazione (inusuale nel panorama italiano) che consente una visione tanto realistica, quanto disincantata ed ironica dell’ambiente giudiziario, con molti dei vizi privati e delle pubbliche virtù dei protagonisti che si muovono all’interno delle Procure. Dall’altro, un’interessante iniezione di realismo sul ‘come va a finire’ una storia criminale: una fase che nella maggioranza dei thriller o romanzi gialli viene lasciata alla logica e alla fantasia ottimistica del lettore e che invece, nella cruda realtà, assume connotati tutt’altro che lineari e molto spesso non coerenti con le attese. Piacevole.
Ho comprato questo libro dopo aver letto il 3°. Leggerli nell’ordine contrario mi è piaciuto di più che nell’ordine logico. L’ambientazione sembra rispecchiare la quotidianità di un ufficio pubblico, le storie che si sviluppano parallele al filone principale mostrano uno spaccato di vita quotidiana ed attività di chi lavora nell’ambito della Giustizia. Forse un pò pesanti alcuni passaggi di ordine filosofico, ma tutto sommato «ci possono stare». In sintesi mi è piaciuto molto e la divisione in tanti capitoli di poche pagine crea una sorta di aggancio alla lettura cui non è facile sottrarsi. Comprerò anche il secondo libro….
Il plot della storia viene spesso perso di vista, con digressioni mai funzionali alla storia stessa. Per il resto scritto benino, con molti spunti interessanti e talvolta toccanti. Confido in una seconda prova con qualche banalità in meno.
Scopro questo romanzo quasi per caso. E meno male che ciò è avvenuto! La vera «storia» non è tanto il filone principale del romanzo (seppur interessante e conivolgente, intendiamoci), ma l’ambiente, i personaggi (anche quelli minori, compreso il simpatico autista, consapevole di essere l’ultima ruota del carro) e tutto il mondo di una Procura «imperfetta» come la definisce l’autrice, ma in fin dei conti laboriosa. Comprendo che sia a tratti un po’ tecnico e certi passaggi risultano poco comprensibili per i non addetti ai lavori come il sottoscritto. Per chi gravita in questi ambienti però, risulta essere un romanzo che si fa leggere piacevolmente: rappresenta una quotidianità, forse leggermente streotipata e romanzata, ma nemmeno troppo lontano dalla realtà degli uffici giudiziari. Giudizio ampiamente positivo: appena terminato questo libro ho provveduto ad ordinare il secondo (che per inciso sto già divorando!)