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Distopico per ragazzi, carino ma non all’altezza di Divergent o Hunger Games, per restare sulla linea giusta. A tratti prevedibile. Ciò che mi è spiaciuto di più è non essere riuscita a entrare in totale sintonia con Mare, la protagonista. Nel complesso una lettura piacevole e scorrevole, ma chi davvero ama i distopici forse potrebbe volere qualcosina di più.
Da amante del genere distopico non potevo non leggere questo libro. Finalmente qualcosa di nuovo, che ha creato un mondo futuro permeato anche dal Fantasy: corte, re, regine, casati e intrighi. Un mondo che offre materiale immenso che poteva essere sfruttato di più. Come Martin e Tolkien insegnano, una bella mappa della geografia dei territori sarebbe stata cosa assai gradita. Il nuovo «The Queen of The Tearling» di E. Johansen ne presenta una allegata e disposta nella tasca posteriore del libro. Piccola svista ma grande errore quindi per questa edizione di Regina Rossa. La storia è avvincente e ben sviluppata e getta i semi per il seguito di una trilogia che non offre solo stupende copertine. È la politica e la rivoluzione, la distopia quindi, ad avvincere ed è un piacere che il romanticismo sia solo di sottofondo. Sarebbe gradito un prequel o un libro guida introduttivo sul mondo creato: sui casati, sulle abilità, sulle guerre e i re prima dello scenario attuale.
Regina Rossa è il primo volume di una serie distopica fantasy per adolescenti, distopico perché ambientato in una società sgradevole in cui le tendenze sociali sono davvero estreme e fantasy per la presenza di poteri magici. Purtroppo, come spesso accade negli ultimi tempi, il finale è aperto. Non resta, quindi, che aspettare il prossimo volume (in lingua originale uscirà nel 2016). Faccio una breve premessa: Non ho letto Hunger Games e ho letto pochissimi distopici. Detto questo, torniamo al volume in questione. Le vicende sono raccontate in prima persona (unico punto di vista) dalla protagonista Mare Barrow, una comune ragazza di diciassette anni che un bel giorno scopre di essere speciale. Fin qui niente di nuovo, invece, la vera novità sta nel mondo creato dall’autrice. La gente è divisa in base al colore del sangue. I Rossi, gente povera destinata ai lavori più umili e al servizio degli Argentei, persone crudeli dodate di poteri sovrannaturali. In mezzo a tutto questo c’è la Rossa Mare. Tutto sommato, ho trovato la storia abbastanza coinvolgente nonostante abbia riscontrato alcuni aspetti che mi hanno lasciata un po’ perplessa. Cominciamo dalla protagonista. Confesso che non sono riuscita a provare empatia per lei, è rimasto un personaggio piatto, non avendo notato alcuno cambiamento durante il corso della storia. Anche l’immancabile risvolto romantico che la vede protagonista, non mi ha colpito particolarmente. Ero molto più interessata alle vicende politiche e avventurose che coinvolgono la protagonista. Avrei voluto conoscere le origini di questo nuovo mondo che non vengono spiegate, per cui potrebbe essere un futuro o semplicemente un mondo totalmente nuovo. Altra cosa, non sono riuscita a capire perché nonostante siano anni e anni che si combatte, invece di mandare gli Argentei che potrebbero risolvere tutto dato i loro immensi poteri, mandano invece i Rossi.