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Un libro fuori dal coro, profondo nell’esplorare il dolore umano, crudo e autentico nel descrivere i personaggi e l’ambiente, poetito nel descrivere le atmosfere misteriose e arcaiche del borgo. Libro intenso dove la scrittura si fa largo fra le pieghe dell’anima mettendo a nudo gli abissi dell’umanità. Splendido .
Un romanzo glabro, scarno, scavato sulla e nella pelle, con il ritratto di una donna che non si dimentica, così come vivo e reale è il deuteroprotagonista, un gatto. L arealtà di un microcosmo toscano, un borgo di vecchi, resa nel suo liovore quotidiano, nelle piccole faide che nascono da tragedie vere o verosimili, tra gente che diffida di tutto, prete compreso, perchè è un nero, perchè si è fatto prete per non soccombere alla fame. Ed anche la vecchia Gina cerca, tenta, in tutti i modi a lei consentiti, di non soccombere, di morire almeno in piedi, con dignità e forza, nonostante la sua storia, devastante. Con un linguaggio di grande attenzione che sa entrare nelle minime, ma non minori, vicissitudini di una umanità spaesata e perduta, un testo che se da una parte lascia nel lettore sempre più sensibile alle vicende, il senso di una desolata amarezza, dall’altra rivela come il coraggio e l’anelito verso la libertà e l’alterità, simbolicamente rappresentate da un animale non troppo domestico e da uno zingaro, siano sempre insiti nella natura più profonda e autentica dell’essere coscientemente e pienamente esseri umani.
Un romanzo non lunghissimo, da leggere con animo predisposto alla sofferenza, che si lascia scorrere sulla base di un bello stile narrativo, che si avvale anche di similitudini e metafore scelte con garbo e mano leggera, sempre azzeccate e puntuali. Si legge di una vita che potrebbe comunque confinare, nella miseria umana, con tante altre si avverte una profonda malinconia che accomuna, in tempi e con profondità diverse, ogni percorso esistenziale. Duro ma a tratti anche poetico, spietato nelle crudezza della descrizione del malanimo umano, non consolatorio mai, come è, spesso, la dura realtà di una vita di patimenti che, forse, non ha un senso compiuto. Leggetelo, è un buon consiglio che vi do.