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Un Cussler ancora fresco ma già affermato scrive questo romanzo con uno stile solido e concreto senza concedersi ancora a quei cliché che nei romanzi successivi l’hanno reso famoso e che nei romanzi più recenti hanno il sentore di banale ripetizione. E’ superfluo specificare che da questo genere di narrativa tutta trama e azione non ci si deve mai aspettare troppo, tuttavia questo libro in parte trascende i canoni del romanzo moderno: la trama qua non è asservita al ritmo, l’ambientazione non è un obbligo nei confronti dell’autenticità della vicenda, al contrario è l’atmosfera l’elemento principale, il particolare costante su cui si concentra l’attenzione del lettore. E’ un atmosfera noir, carica di fascino che rimanda al periodo della guerra fredda e dona a tutto il testo una sorta di presente e persistente precarietà razionale a cui si può anteporre soltanto un disincantato eroismo. Le gesta di Pitt sono le consuete, ma egli è più disilluso che in altri racconti, ha il cinismo di chi è consapevole dell’inutilità dei suoi sforzi e ciò non di meno la voglia, il bisogno di sentirsi protagonista, di essere colui che corre in bilico sul precipizio di un tanto sussurrato quanto ipotetico ennesimo conflitto mondiale. E’ la vicenda del singolo che si fa disincantata esegesi del più vasto quadro d’insieme. Queste sono le sensazioni che permangono ad anni dalla lettura di Salto nel Buio queste e lo stile dell’autore che non riuscirà più ad eguagliare se stesso per abilità narrative. E’ un libro fresco e disincantato, melanconicamente tenebroso e ostinatamente incerto come il tramonto la sera prima della battaglia. Il finale porta con se un sofferto romanticismo che contiene un messaggio di intrinseca speranza nell’incertezza del momento, che suona come un disilluso epitaffio della routine contrapposto al canto dell’auto distruzione, righe insomma canonicamente conclusive eppure degne di citazione, che dal singolo si rendono emblema di un mood sociale di un’epoca.
Non uno dei migliori libri di Cussler sicuramente. Ho fatto un po’ di fatica ad arrivare alla fine.
Appassionante e avventuroso come al solito, ma privo di colpi di scena. Mi sarei aspettato un finale un po’ piu’ intrigante… Di lettura scorrevole.
Divertente. Un Clive piuttosto in forma, comunque un gradino sotto i suoi romanzi più esaltanti