|
Se non sai matenere la tua parola… Se non vivi la tua professione con serietà, dedizione.. Se non rispetti le regole della vita stessa e le tue regole di vita.. Se le tue conquiste sui campi di calcio non avessero quel valore di serietà e di lealtà.. Se non vivi di rispetto con la gente e per la gente e per tutti coloro che hanno creduto alle tue qualità umane e professionali.. Se non fai del tuo nucleo famigliare i tuoi validi e solidi punti di riferimento.. Se non hai rispetto dei valori, delle tradizioni.. Se non hai il senso dell’unità umana che è composta minimo da due persone e sai che è la forza di tutto… Se della tua malattia ne fai una sfida con onore e senza rumore… Se non ci avessi comunicato che tutto questo ha avuto un senso per te a noi gente semplice, comune, gente tifosa dell’Inter, io lo sono, ma anche della gente tifosa del calcio sano e genuino, vero, quello giocato sui campi e non giocato sui contratti economici. Se non fossimo convinti che quello che conta sono le emozioni autentiche, un figlio che sceglie la sua vita e non è quella che vorresti, il vincere o il perdere con dignità e pudore,un buon bicchiere di vino, le mani aperte e le dita tese a svegliare gli angeli dopo un goal, la maglia della Nazionale come merito e non come un omaggio.. Se non avessimo la convinzione che nella vita quando si dice una cosa è quella: «Giacinto, se no che gente saremmo!!!!» ==== Racconto di un giocatore di altri tempi, di semplicità, umiltà, autenticità,tenace. L’uomo puo’ sempre sbagliare in quanto uomo, ma non dimentichiamoci che persone come Giacinto sono gli unici veri esempi di come il pallone dovrebbe essere preso davvero a calci nel giuoco del calcio. Ad oggi non è piu’ un giuoco, ma business, ho nostalgia di quel calcio, quello che Giacinto giocava…
Bello! C’è molto più sentimento che calcio.